Anp, Li Keqiang annuncia ‘dure battaglie’ nell’economia
di Wang Zhicheng

Il premier ha presentato il documento di lavoro per il 2019 all’Assemblea nazionale del popolo, cominciata oggi. Crescita fissata attorno al 6-6,5%. Tasse ridotte per facilitare l’economia interna. Consistente crescita del budget per le Forze armate.


Pechino (AsiaNews) – La Cina deve essere preparata a “combattere dure battaglie” nell’economia. Lo ha sottolineato stamane il premier Li Keqiang presentando il documento di lavoro sul 2019 all’Assemblea nazionale del popolo (Anp), iniziata oggi.

Li, quasi citando il presidente Xi Jinping, ha detto che vi sono rischi e sfide “prevedibili e imprevedibili” e ciò rende “ancora più grave e più complessa” la situazione. Per questo, per il 2019 il governo ha fissato una crescita fra il 6 e il 6,5%: l’espansione più bassa dal 1990. Ma Li Keqiang ha ribadito che tutta l’economia mondiale è sotto pressione verso il basso. In più, egli ha ammesso che la guerra dei dazi con gli Stati Uniti ha avuto un impatto negativo sul commercio e sulle aspettative del mercato. In ogni caso, la Cina sta affrontando il problema in modo “appropriato”.

Aiutare l’economia interna

Per aiutare l’economia interna, il governo prevede un taglio delle tasse in diversi settori: diminuire del 3% l’Iva nel settore manifatturiero, portandola al 13%; diminuire dell’1% le tasse nel settore trasporti, portandole al 9%. Altre misure comprendono minori pressioni sugli imprenditori nel pagare le pensioni, riduzioni dei pedaggi stradali e autostradali, riduzione del 10% dei costi dell’elettricità, del 10% l’uso della banda larga, del 20% i costi della telefonia mobile.

Tutto questo porterà a un rapporto fra deficit e Prodotto interno lordo pari al 2,8%, con un lieve incremento (lo 0,2) rispetto allo scorso anno. Il deficit del governo si aggirerà intorno al 2760 miliardi di yuan (circa 411,5 miliardi di dollari).

Fra le altre prospettive tracciate da Li Keqiang, vi sono le promesse di creare 11 milioni di posti di lavoro, di mantenere l’inflazione sotto il 3 % e di tenere la disoccupazione urbana “intorno al 5,5%”. Non è chiaro invece quanto sia la disoccupazione nelle campagne, fonte di migrazioni e di forza lavoro verso le città.

Grande enfasi si registra nel budget delle Forze armate, che quest’anno crescerà dell’7,5%. È il quarto anno in cui la crescita è minore del 10%, ma è probabile che la spesa sia sempre molto alta. I costi della modernizzazione dell’esercito creano inquietudine nel Mar Cinese date le tensioni presenti con Paesi del Sud-est asiatico, dell’estremo oriente, degli Usa.

Secondo il portavoce del Anp, Zhang Yeshui, lo scorso anno il budget per l’esercito era più o meno l’1,3% del Pil cinese. Ma alcuni esperti fanno notare che molte spese non vengono contate nel budget dell’esercito. Ad esempio: le spese per navi portaerei, le basi ad uso militare nelle Spratlys, ecc.