Le mine sono state collocate nell’area di santuario sciita di Karti Sakhi. Lo scorso anno un altro attentato ha ucciso 29 fedeli nello stesso luogo di culto. Presidente Ghani: “L’Afghanistan ha bisogno di pace, più che di ossigeno”.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Questa mattina tre esplosioni dinamitarde hanno fatto tremare la capitale afghana, mentre la popolazione era in festa per il primo giorno del Nowruz, il capodanno persiano. Le autorità riportano che almeno sei persone sono rimaste uccise e 20 ferite nelle detonazioni, avvenute nei pressi di un santuario sciita. Tra le vittime ci sarebbero anche due bambini. Nel frattempo un comunicato dello Stato islamico rivendica la strage, in una terra martoriata da anni di guerra e dal fondamentalismo islamico dei talebani di al-Qaeda.
Baser Mujahid, portavoce della polizia di Kabul, riporta che quattro mine erano state collocate in alcune fioriere nei dintorni del tempio sciita Karti Sakhi, nel quadrante occidentale di Kabul. Tre di esse sono esplose, la quarta è stata disinnescata dagli agenti. L’attentato avrebbe potuto causare una carneficina, dato che alle celebrazioni partecipavano migliaia di persone.
L’area è densamente popolata da fedeli sciiti, considerati eretici dai radicali islamici che seguono l’orientamento sunnita. In un messaggio diffuso su Telegram, lo Stato islamico rivendica che “i soldati del califfato” hanno ucciso almeno 50 persone. L’area è stata recintata e resa inaccessibile al pubblico per sicurezza.
La festa del capodanno persiano a Kabul era stata presa di mira anche lo scorso anno, con un attacco allo stesso santuario che ha provocato la morte di 29 persone. Oggi, per la prima volta da quando è al potere, anche il presidente Ashraf Ghani ha preso parte ai festeggiamenti nella città di Mazar-e-Sharif, capoluogo della provincia di Balkh. Qui, parlando ai presenti, ha affermato: “L’Afghanistan ha bisogno di pace, più che d’ossigeno. Spero che questo nuovo anno, il 1398 secondo il calendario afghano, porti pace al Paese”.