Cina e Unione europea: D’accordo sul multilateralismo, meno sulla reciprocità

Nell’ultimo incontro di Xi in Francia, egli ha incontrato il presidente Macron, insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Per Xi occorre rigettare la “mentalità da Guerra Fredda”, potenziando “la fiducia reciproca”. Critiche velate agli Stati Uniti. Junker: “Io vorrei… che le imprese europee trovino lo stesso grado di apertura che le imprese cinesi trovano in Europa”.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Nell’ultimo incontro del suo viaggio in Europa, il presidente cinese Xi Jinping si è incontrato ieri per oltre un’ora con il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

Questi ultimi erano stati invitati da Macron, come segno di una posizione comune dell’Unione europea verso la Cina.

I quattro si sono trovati molto d’accordo sul tema del multilateralismo, ossia di un governo del mondo nella collaborazione e concordia fra vari attori (o poli), con una critica – anche se non esplicita – alla visione egemonica e chiusa degli Stati Uniti. Ma i tre leader europei hanno anche sottolineato l’importanza della “reciprocità” negli affari e nella cultura, che il leader cinese sembra non avere recepito.

Nel resoconto che ne dà la Xinhua, Xi Jinping ha invitato a sostenere “una visione della governance globale” attraverso “consultazioni, contributi comuni”, facendo avanzare “la democratizzazione delle regole della governance globale”, che ha nell’Onu la sua “bandiera del multilateralismo”.

Egli ha anche chiesto di rigettare la “mentalità da Guerra Fredda”, potenziando “la fiducia reciproca” e perseguendo un modello di sviluppo che sia “bilanciato e [porti] benefici comuni, così che i popoli del mondo possano aver parte ai benefici della globalizzazione economica”.

Macron, Merkel e Juncker hanno elogiato il multilateralismo e proposto una revisione delle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, ma hanno anche sottolineato che è urgente “il rispetto” delle esigenze della Ue. Le nuove vie della seta – ha detto la Merkel – sono “un progetto molto importante” e “noi europei vogliamo giocarvi un ruolo, ma ciò deve condurre alla reciprocità e abbiamo difficoltà a trovarla”. E Junker: “Io vorrei… che le imprese europee trovino lo stesso grado di apertura che le imprese cinesi trovano in Europa”.

Nei resoconti della Xinhua non vi è alcuna citazione su queste richieste.

Durante la sua visita in Francia, lo scorso 25 marzo Xi Jinping ha fatto un grande dono a Macron, fortemente critico dell’Italia, che ha firmato un Memorandum d’intesa sul Belt and Road Initiative. Il presidente francese ha ottenuto la sigla di accordi per oltre 40 miliardi di euro, compreso un ordine per 300 Airbus. Secondo analisti come Steve Tsang del SOAS China Institute di Londra, questa “generosità” di Pechino serve a dividere sempre di più la Ue.