I simboli religiosi si trovavano in due grotte mariane nelle diocesi di Miao e Itangar. Portavoce della Chiesa del nord-est: “Speriamo che si tratti di incidenti isolati e non opera di persone con interessi di parte”. Per Sajan K George, gli incidenti rientrano in una disputa elettorale tra i candidati cristiani e indù.
Mumbai (AsiaNews) – Due statue della Madonna sono state rubate, e poi ritrovate, in Arunachal Pradesh. I simboli religiosi si trovavano in due differenti grotte mariane, nelle diocesi di Miao e Itangar. I leader della Chiesa locale stanno tentando di capire chi possa aver compiuto la dissacrazione. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), protesta: “Condanniamo la dissacrazione delle grotte mariane, che ferisce nel profondo il nostro sentimento religioso. La vandalizzazione del luogo sacro, soprattutto in vista delle imminenti elezioni generali, sono da ricondurre alla contesa tra il candidato del Bjp [Bharatiya Janata Party, partito nazionalista indù – ndr] e il presidente dell’Arunachal Christian Forum”.
Le due statue sono state rubate ieri mattina e ritrovate dopo qualche ora. La prima si trova nei pressi della parrocchia di Doimukh, nella diocesi di Itanagar, ed è stata rinvenuta in possesso di una persona con disabilità mentali. La seconda appartiene alla parrocchia di Tezu, nella diocesi di Miao. Data per dispersa da p. Thomas Mani, è stata poi ritrovata a casa di un ragazzo. Il giovane ha dichiarato di averla vista gettata in un campo, e di averla portata a casa. Gli inquirenti non sanno né se il furto sia stato compiuto dall’adolescente, né per quale motivo.
P. Felix Anthony, portavoce della Chiesa cattolica del nord-est dell’India, dichiara alla stampa locale: “È un grande sollievo il fatto che entrambe le statue siano state ritrovate. Speriamo che si tratti di incidenti isolati e non opera di persone con interessi di parte”.
Secondo Sajan K George, la vandalizzazione dei simboli religiosi rientra nella disputa elettorale tra cristiani e indù, in particolare tra il candidato del Bjp Kiren Rijiju, ministro dello Stato, e lo sfidante Khyoda Apik, presidente del forum cristiano che si presenta con il National People's Party. Egli spiega che “i due si contendono lo stesso seggio alla Lok Sabha [Camera bassa del Parlamento indiano, ndr], per cui c’è anche un terzo candidato del Congress, Nabam Tuki, ex Chief Minister”.
Tutto è nato, continua, “all’inizio del mese, quando l’Arunachal Pradesh Christian Revival Church Council ha lanciato un appello a sostenere il candidato cristiano alle elezioni, innescando una controversia e la denuncia da parte dell’organizzazione di estrema destra. Il Legal Rights Observatory (Lro) ha sporto denuncia presso la Commissione elettorale in cui chiede azioni legali contro l’Arunachal Pradesh Christian Revival Church Council. Secondo l’Lro, l’appello agli elettori viola il codice di condotta”.