Accuse contro il card. Alencherry: un altro sacerdote coinvolto nello scandalo

Il consiglio dei sacerdoti vuole mettere in stato d’accusa p. Poothavelil, che incolpa l’ex portavoce della Chiesa siro-malabarese di aver falsificato i documenti contro il cardinale. Quest’ultimo era implicato nella vendita di alcuni terreni della Chiesa locale.


New Delhi (AsiaNews) – Si complica ancora di più la vicenda che coinvolge il card. George Alencherry, arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese (uno dei tre riti della Chiesa cattolica indiana). Egli era stato accusato di spericolate vendite di terreni appartenenti alla Chiesa, ma è stato scagionato dalla polizia questa settimana. Il Consiglio dei presbiteri locali ha chiesto di mettere in stato d’accusa p. Antony Poothavelil per aver incolpato p. Paul Thelakkat, ex portavoce della Chiesa siro-malabarese, di essere il responsabile della falsificazione dei documenti usati per danneggiare l’immagine del cardinale. Tuttavia quest’ultimo sacerdote è già finito sotto indagine penale.

Il procedimento contro il card. Alencherry, due sacerdoti (p. Joshy Puthuva e p. Sebastian Vadakkumpadan) e l’intermediario Saju Varghese risale a marzo 2018, quando l’Alta corte del Kerala ha ordinato l’avvio delle indagini. Secondo il querelante, il sig. Shine Varghese di Cherthala, i quattro avrebbero venduto alcuni terreni a Kochi appartenenti all’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly senza previa autorizzazione degli organi ecclesiastici e dei consulenti finanziari della diocesi.

Dopo mesi d’indagini, la polizia del Kerala ha accertato che in realtà i conti bancari presentati come prove contro il cardinale sono stati falsificati, senza tuttavia risalire alla fonte che avrebbe attuato la manomissione.

Il 18 marzo scorso p. Joby Maprakavil, direttore esecutivo della Church’s Internet Mission, ha registrato una denuncia penale contro p. Thelakkat, autore della presunta falsificazione. La denuncia è stata registrata nella stazione di polizia di Thrikkakara. L’ex portavoce, che aveva criticato la vendita dei terreni come illegale e chiedeva riforme all’interno della Chiesa, avrebbe contraffatto i documenti per screditare il cardinale al Sinodo dei vescovi siro-malabaresi, che si è svolto dal 7 al 18 gennaio a Kochi.

Secondo p. Kuriakose Mundadan, segretario del Consiglio, le dichiarazioni di Poothavelil davanti ai giornalisti sono fuorvianti e causerebbero confusione nella mente delle persone.

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)