Velocità, costi e varietà: sempre più sudcoreani scelgono i pasti pronti

Preferiscono trascurare la cucina e valorizzare il tempo dedicato allo sviluppo personale e quello da trascorrere con i propri cari. Dal 2010, il mercato è cresciuto con una media annuale del 23%. Raggiungerà i 10mila miliardi di won (7,5 miliardi di euro) entro il 2023.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Sempre più sudcoreani decidono di acquistare pasti cotti e confezionati – conosciuti anche come “Sostituti del pasto a domicilio” (HMRs). La scelta è motivata in parte dalla convenienza in termini di tempo, ma anche dai prezzi ragionevoli e dalla qualità del cibo. Nell’ultimo decennio, sono soprattutto le maggiori possibilità di scelta e l’evoluzione nei gusti dei consumatori ad aver favorito il notevole aumento nella domanda per questo genere di alimenti.

In generale, i sudcoreani di oggi preferiscono trascurare la cucina e valorizzare il tempo dedicato allo sviluppo personale e quello da trascorrere con i propri cari. Anche i passi in avanti a favore delle donne nell'uguaglianza di genere e le tendenze di co-genitorialità tra le coppie stanno promuovendo il mercato locale degli HMRs. Dal 2010, questo è cresciuto con una media annuale del 23%.

Analisti e aziende del settore affermano tuttavia che il volume del commercio è ancora in una fase iniziale, se rapportato ai numeri del Giappone. Secondo le previsioni, quest’anno il mercato degli HMRs in Corea del Sud aumenterà del 25%, raggiungendo quota 5mila miliardi di won (3,75 miliardi di euro). Lo scorso anno, il volume degli affari era di 4mila miliardi (3 miliardi di euro). Ricerche dimostrano che esso raggiungerà i 10mila miliardi (7,5 miliardi di euro) entro il 2023.

In Giappone, gli HMRs ora valgono 16,3 miliardi di euro, ovvero il 10% di tutto il mercato degli alimenti processati. In Corea del Sud, nel 2017 rappresentavano il 4% del totale, ovvero 3mila miliardi di won (2,25 miliardi di euro) su un totale di 80mila miliardi (60 miliardi di euro). Ma tra i mercati di due Paesi vi sono alcune differenze sostanziali. Gli esperti citano l'alto tasso di penetrazione dello smartphone in Corea e le preferenze dei cittadini per i servizi di consegna a domicilio degli alimenti. I giapponesi preferiscono invece i pasti in stile “lunchbox” (al sacco).