Hong Kong, continua la protesta: studenti boicottano le lezioni. Caos nella metro

Circa 10mila studenti di quasi 200 scuole secondarie hanno preso parte al blocco della didattica. Previsto un raduno degli universitari presso la Chinese University. Manifestanti ritardano le corse dei treni nell’ora di punta: la polizia antisommossa esegue diversi arresti.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Dopo un fine settimana che ha portato alcune delle peggiori violenze in tre mesi di proteste ad Hong Kong, migliaia di studenti delle scuole secondarie e universitari boicottano l’inizio delle lezioni nel primo giorno dopo la pausa estiva. Questa mattina anche i manifestanti antigovernativi sono tornati in azione, interrompendo i treni della metropolitana nell'ora di punta e provocando il pronto intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Gli organizzatori delle proteste contro il disegno di legge sull’estradizione stimano che circa 10mila studenti di quasi 200 scuole secondarie hanno preso parte al boicottaggio delle lezioni. Metà dei giovani sono attesi ad un raduno in Edinburgh Place. Il ministro dell'Istruzione di Hong Kong, Kevin Yeung Yun-hung, ha sottolineato che le autorità sono contrarie a qualsiasi blocco della didattica e monitorerà attentamente la situazione. Ha anche affermato che le autorità chiameranno i presidi per verificare se vi siano anomalie e lasceranno decidere alle scuole eventuali punizioni.

Il boicottaggio degli studenti delle scuole secondarie coincide con un'azione analoga pianificata dagli universitari di 10 istituti terziari. Questi hanno invitato i colleghi a convergere presso la Chinese University nel pomeriggio, per partecipare ad un sit-in di massa. L’ateneo ha esortato le associazioni studentesche a cancellare la manifestazione “per salvaguardare la sicurezza” del personale e dei partecipanti.

Ancora una volta, stamane i disordini hanno interessato la rete del trasporto pubblico. In diverse stazioni della metropolitana (Mtr), alcuni manifestanti vestiti di nero hanno preso posizione davanti alle porte dei treni, impedendo loro di chiudersi e causando ritardi. All’interno dei vagoni, altri spingevano il tasto delle emergenze. La polizia ha eseguito diversi arresti.

La campagna di non cooperazione segue un altro fine settimana di violenza e caos in città. Ieri i manifestanti hanno creato disordini fuori dall'aeroporto e devastato la stazione Mtr di Tung Chung. Due giorni fa, circa un terzo delle 91 fermate Mtr sono state vandalizzate poiché i contestatori accusano l'operatore ferroviario di schierarsi con Pechino. Lunedì alcune uscite della stazione di Tung Chung sono rimaste chiuse per riparazioni.