Trump: gli Usa non cercano un cambio di regime a Pyongyang

Il presidente è tornato a parlare di Corea del Nord e Iran, suggerendo la possibilità che Washington sottoscriva accordi con entrambi. I negoziati con Kim Jong-un sulla denuclearizzazione sono fermi dallo scorso febbraio. Trump elogia “l’enorme potenziale economico” nordcoreano.


Washington (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta in modo esplicito, il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump dichiara che Washington non intende perseguire “un cambio di regime in Corea del Nord”. Secondo gli osservatori, le ultime affermazioni di Trump rappresentano un invito affinché Pyongyang torni al tavolo dei negoziati sulla denuclearizzazione. Questi riguardano lo smantellamento degli armamenti nucleari e dei programmi balistici del regime nordcoreano, in cambio di un allentamento delle sanzioni economiche imposte dalla comunità internazionale. Le trattative sono ferme da febbraio scorso, quando il secondo vertice Trump e Kim Jong-un ad Hanoi (Vietnam) si è concluso senza un accordo.

Durante un incontro con i cronisti presso la Casa Bianca, questa mattina il presidente è tornato a parlare di Corea del Nord e Iran, suggerendo la possibilità che Washington sottoscriva accordi con entrambi. “L'Iran può essere un grande Paese e lo stesso vale per la Corea del Nord – ha dichiarato –. Possono essere fantastici. Non stiamo cercando un cambio di regime. Abbiamo imparato la lezione molto tempo fa. Possono essere dei Paesi fantastici. Vedremo cosa accadrà, ma in questo momento si parla molto. Penso che a breve accadranno molte cose e forse tutto sfocerà in accordi molto importanti”.

Alcune ore prima, in occasione di un’altra conferenza stampa, Trump aveva elogiato “l’enorma potenziale economico” della Corea del Nord e ribadito la sua convinzione che i nordcoreani vogliano attingervi. Lo scorso 30 giugno, Trump e Kim hanno concordato di riprendere i colloqui a livello operativo durante un incontro improvvisato a Panmunjom – villaggio all’interno della Demilitarised Zone (Dmz), che da 66 anni divide le due Coree. Ma i negoziati non sono ancora ripartiti, mentre nella regione montano nuove tensioni per i recenti test missilistici nordcoreani e le proteste di Pyongyang contro le esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti.