Roma (AsiaNews) È stato il più grande missionario di tutti i tempi ed è il protettore dei missionari; ha evangelizzato l'India, le Molucche, il Giappone, la penisola di Malacca; ha avuto contatti con le Filippine ed ha desiderato tanto arrivare in Cina, ma è morto la notte del 2 dicembre 1552 sull'isola di Sanchiang, alla foce del fiume delle Perle, a pochi km da Canton. Si tratta di Francesco Saverio, il missionario gesuita, nato in Navarra (nell'attuale Spagna) nel 1506.
In occasione del 500mo anniversario della nascita, il generale dell'ordine, p. Peter Hans Kolvenbach ha lanciato una celebrazione giubilare che comincia oggi e continuerà per tutto il 2006. Il giubileo inizia con due pellegrinaggi: uno a Navarra, nella città natale di Francesco Saverio; uno a Goa (India), la città che conserva le spoglie del santo.
A Goa quest'anno, vi è stata una novena di preparazione, incentrata sulla famiglia. Il tema era "Famiglia illuminata e fortificata dall'eucaristia, mandata a costruire una nuova società".
Pellegrinaggi e festeggiamenti sono in corso anche a Jalan Banda Kaba (Malacca) con migliaia di fedeli che giungono da Kuala Lumpur e da Singapore. Dall'1 al 4 dicembre saranno esposte alcune reliquie del santo. Sebbene il corpo di Francesco Saverio sia a Goa, alcune sue reliquie sono conservate, oltre che a Malacca, anche a Roma e a Macao.
Festeggiamenti per l'anniversario sono in corso anche nelle Filippine e in Giappone.