Le Isole Salomone scelgono la Cina: Taiwan rompe le relazioni con Honiara

Il governo salomonese ha approvato con 27 voti a favore, zero contrari e sei astenuti il cambio strategico pro-Pechino. Scende a 16 il numero dei Paesi che ancora riconoscono l'isola. Pechino ha intensificato la sua campagna per isolare Taiwan nel 2016, dopo l'elezione del presidente Tsai Ing-wen.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Il governo di Taiwan ha interrotto i rapporti diplomatici con le Isole Salomone, dopo aver appreso che la nazione del Pacifico ha deciso di passare alle relazioni formali con la Cina – mossa che Taipei definisce “estremamente deplorevole”. In giornata, la coalizione di governo guidata dal premier salomonese Manasseh Sogavare aveva approvato con 27 voti a favore, zero contrari e sei astenuti il cambio strategico pro-Pechino. Le speranze taiwanesi di mantenere legami diplomatici con le Isole Salomone si sono spente mentre il viceministro degli Esteri, Hsu Szu-Chien, arrivava con una delegazione a Honiara, annunciando ai giornalisti nuovi progetti per la piccola nazione.

Senza le Isole Salomone, scende a 16 il numero dei Paesi che ancora riconoscono diplomaticamente l'isola anziché Pechino. Taiwan è di fatto una nazione sovrana dalla fine di una guerra civile nel 1949, ma Pechino la considera ancora suo territorio e ha promesso di conquistarla - con la forza se necessario. Nel corso dei decenni, con il crescere della potenza economica e militare della Cina, decine di Paesi – tra cui gli Stati Uniti e la maggior parte delle nazioni occidentali – hanno cambiato posizione legittimando Pechino.

Negli ultimi anni è rimasta fedele a Taiwan solo una manciata di Paesi, la maggior parte dei quali in America Latina e nel Pacifico. Pechino ha intensificato la sua campagna per isolare Taiwan nel 2016, dopo l'elezione del presidente Tsai Ing-wen. La prima donna alla guida di Taiwan proviene da un partito che si rifiuta di riconoscere l'idea che l'isola è parte di “una Cina”. Dalla sua elezione, sei degli alleati di Taiwan hanno disertato: El Salvador, Burkina Faso, São Tomé e Príncipe, Panama e Repubblica Dominicana.