Seoul, scoperto il primo caso di peste suina al confine col Nord: allarme in tutto il Paese

Per la malattia animale non esistono vaccini né cure. Le autorità hanno disposto la soppressione di circa 4mila maiali in via precauzionale. L’epidemia ha avuto origine in Cina e si è diffusa nei Paesi vicini: Mongolia e Vietnam tra i più colpiti.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Da questa mattina la Corea del Sud è in stato di allerta per prevenire la diffusione della peste suina africana (Asf): il primo caso di malattia – per cui non esistono vaccini né cure – è stato confermato vicino al confine con la Corea del Nord. Il ministero dell'Agricoltura, dell’alimentazione e degli Affari rurali di Seoul annuncia di aver iniziato a sopprimere circa 4mila maiali in via precauzionale. Il ministro Kim Hyeon-soo dichiara che i funzionari sono pronti a completare entro oggi l'abbattimento del bestiame in tre allevamenti, incluso quello in cui è stata rilevata la malattia – a Paju, appena a sud del confine intercoreano.

Il provvedimento del ministero giunge ore dopo che le autorità hanno confermato il caso del virus altamente contagioso nella fattoria, dove lunedì sono morti cinque maiali. Le altre due fattorie interessate dalla misura si trovano a circa 20 chilometri. La Corea del Sud ha avviato un'indagine epidemiologica per cercare di determinare la causa esatta dello scoppio del virus altamente contagioso, riferisce Kim. Seoul disinfetterà circa 6.300 allevamenti di suini in tutto il Paese e controllerà le condizioni di salute degli animali.

Il primo caso confermato in Corea del Sud è venuto alla luce quattro mesi dopo che Pyongyang ha riferito all'Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) di aver scoperto il virus in una fattoria vicino al confine con la Cina. L’epidemia ha avuto origine nelle fattorie del gigante asiatico nell'agosto dello scorso anno. La malattia si è poi diffusa nei paesi vicini, tra cui Mongolia e Vietnam.