Ai lavori prenderà parte anche un vescovo del PIME, mons. Giuliano Frigeni, vescovo di Parintins (Brasile). Presidenti delegati dall’assemblea sono stati nominati da Francesco tre cardinali, il venezuelano Porras Cardozo, il peruviano Barreto Jimeno e il brasiliano Braz de Aviz.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Ultimi preparative per l’inizio del Sinodo sulla regione Panamazzonica, in programma dal 6 al 27 ottobre, in Vaticano. Ai lavori prenderà parte anche un vescovo del PIME, mons. Giuliano Frigeni, vescovo di Parintins (Brasile).
Secondo quanto ha detto papa Francesco il 15 ottobre 2017 nell’annunciare l’assemblea “Scopo principale di questa convocazione è individuare nuove strade per l’evangelizzazione di quella porzione del Popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta Amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta”.
L’Amazzonia è infatti un territorio esteso tra nove Paesi e abitato da 34 milioni di persone, di cui oltre tre milioni sono indigeni, appartenenti a più di 390 gruppi etnici ed è fondamentale per l'esistenza stessa della vita sul nostro pianeta, in quanto sede di più di un terzo delle riserve forestali.
Dall’Amazzonia provengono 114 dei 185 membri del Sinodo.
Presidenti delegati dall’assemblea sono stati nominati da Francesco tre cardinali, il venezuelano Porras Cardozo, il peruviano Barreto Jimeno e il brasiliano Braz de Aviz.
Relatore generale sarà il card. Cláudio Hummes, o.f.m., arcivescovo emerito di São Paulo (Brasile), presidente della Commissione episcopale per l’Amazzonia della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, presidente della Rete ecclesiale Panamazzonica (Repam)
Segretari speciali saranno padre Michael Czerny, s.i., sotto-segretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e mons. David Martínez de Aguirre Guinea, o.p., vescovo titolare di Izirzada, vicario Apostolico di Puerto Maldonado (Perú).