Talebani tolgono il bando sui vaccinatori anti-polio. Oms: Notizia positiva

Quest’anno 16 bambini hanno contratto il virus che colpisce il midollo spinale. I miliziani accusavano gli operatori sanitari di essere al soldo delle democrazie occidentali, con l’obiettivo di sterilizzare i bambini musulmani.


Kabul (AsiaNews/Agenzie) – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) accoglie con favore la decisione dei talebani di consentire il rientro in Afghanistan dei suoi operatori sanitari impegnati nelle vaccinazioni contro la poliomielite. Ad aprile le milizie armate avevano imposto un bando su tutte le attività mediche sia dell’Oms che della Croce rossa internazionale, accusandole di “attività sospette”. Per loro, la campagna contro il virus che provoca paralisi totale era “una cospirazione occidentale con l’obiettivo di sterilizzare i bambini musulmani”.

Ieri Richard Peeperkorn, rappresentante Oms per l’Afghanistan, ha commentato: “Accogliamo l’annuncio come un passo nella giusta direzione. Insieme ai nostri partner daremo vita a dei campi medici nelle aree interdette in precedenza”. Poi ha aggiunto: “Comunque siamo preoccupati degli effetti di questa lunga pausa delle vaccinazioni. Molti bambini sono diventati vulnerabili, in futuro ne vedremo tanti paralizzati”.

L’Afghanistan è uno dei tre Paesi al mondo in cui il virus della poliomielite è ancora endemico, oltre al Pakistan e alla Nigeria. Secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite, quest’anno almeno 16 bambini hanno contratto la malattia che distrugge le cellule del sistema nervoso centrale, provocando la paralisi.

Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, ha assicurato che tutti gli operatori sanitari saranno al sicuro e stabilito le condizioni del loro rientro: svolgeranno “solo lavoro medico”; dovranno chiedere il permesso dei gruppi di insorti prima di assumere dei dipendenti; potranno condurre campagne di vaccinazione solo nei centri sanitari, e non casa per casa nei villaggi come in passato.