La Chiesa indonesiana celebra il Mese missionario straordinario (Foto)
di Mathias Hariyadi

Mons. Robertus Rubiyatmoko, arcivescovo di Semarang, raduna 1.857 catechisti per ringraziarli del loro impegno. L’arcidiocesi di Jakarta ospita la recita del rosario ed una processione della statua della Vergine in cattedrale. I cattolici di Palembang ripercorrono la storia della presenza cristiana a Sumatra.


Jakarta (AsiaNews) – Incontri, conferenze e ritiri spirituali: sono alcune delle iniziative che la Chiesa cattolica indonesiana ha organizzato in tutto il Paese, per celebrare il Mese missionario straordinario indetto da papa Francesco. Tra il 17 ed il 20 ottobre scorsi, centinaia tra sacerdoti, suore, catechisti e fedeli si sono dati appuntamento presso la Rumah Retret di Tirta Ria, nell’arcidiocesi di Pontianak (provincia di West Kalimantan). Parlando con gli invitati ed i partecipanti all'incontro, il teologo e sociologo gesuita p. Haryatmoko ha sostenuto con fermezza che le persone consacrate non possono più restare “ai margini” dalla società moderna. “È sempre più necessario un produttivo lavoro di gruppo con i laici – ha dichiarato p. Haryatmoko durante un seminario –, perché il clero da solo non può portare a termine troppe cose”.

Mons. Robertus Rubiyatmoko, arcivescovo di Semarang (Central Java), il 20 ottobre ha radunato 1.857 catechisti provenienti da ogni parte dell’arcidiocesi per un evento a loro dedicato nel seminario minore San Pietro Canisio di Mertoyudan (a Magelang). Mons. Rubiyatmoko ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno di tutti i catechisti nel diffondere la fede cristiana, sia nelle scuole statali che nei corsi parrocchiali. “Sono davvero commosso – ha dichiarato l’arcivescovo – da una partecipazione così grande e davvero orgoglioso di tutti voi. Sono anche convinto che la Chiesa cattolica di Semarang avrà sempre sulle solide basi, grazie al vostro contributo e dedizione nel divulgare il Vangelo e la dottrina cattolica”.

L’arcidiocesi di Jakarta ha ospitato una recita del rosario ed una processione della statua della Vergine nella cattedrale dell'Assunzione. A queste è seguita una messa, celebrata dall’arcivescovo card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo insieme a diversi sacerdoti. Le celebrazioni per il Mese missionario straordinario nell’arcidiocesi di Palembang (South Sumatra) si sono svolte presso la parrocchia di San Giovanni Battista di Bengkulu (nell’omonima provincia) – a circa otto ore di viaggio dalla sede vescovile. Le tante iniziative che hanno coinvolto catechisti e membri attivi delle Pontificie opere missionarie si sono concentrate sulla storia della comunità cattolica locale. L’arcivescovo, mons. Aloysius Sudarso, l’ha ripercorsa sin dagli inizi; dal 28 gennaio 1703, giorno dello sbarco a Fort York, sulle coste di Bengkulu, del missionario teatino p. Martelli.

Nella diocesi di Bandung (West Java), tra il 21 settembre ed il 20 ottobre ha avuto luogo una lunga manifestazione chiamata “Pekan Misi Nasional IV” (la Settimana nazionale della missione IV). Ad organizzarla, la Conferenza episcopale indonesiana (Kwi). Tra le attività proposte, vi erano lezioni e conferenze per spiegare la Maximum Illud di papa Benedetto XV ai fedeli in diverse città della diocesi. A queste si aggiungono la “Processione della croce” ed una solenne messa nella cattedrale di San Pietro. P. Markus Nur Widipranoto, direttore nazionale Pontificie opere missionarie in Indonesia, ricorda ad AsiaNews che la Chiesa locale si era preparata al Mese missionario straordinario con il Congresso missionario nazionale, svoltosi a Jakarta tra il primo ed il 4 agosto scorsi. Col tema “Battezzati e inviati a proclamare il Vangelo”, l’evento ha richiamato 400 persone dalle 37 diocesi del vasto arcipelago.