Microsoft 'riduce' l'orario di lavoro in Giappone

Un test condotto dal ramo nipponico della multinazionale ad agosto ha visto l'aumento del 40% della produttività nonostante i venerdì liberi (pagati). Il Sol Levante ha un altissimo tasso di suicidi, in gran parte nati dallo stress dell'iper-lavoro e dalla estrema competizione sociale.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Ridurre l'orario di lavoro e migliorare la produttività. È accaduto alla sezione giappone della multinazionale Microsoft, che lo scorso agosto ha condotto un interessante esperimento socio-economico: ha tolto un giorno di lavoro ai suoi 2.300 dipendenti in agosto, mantenendo lo stipendio intero. La produttività è aumentata del 40%, con un gradimento dell'iniziativa pari al 92% degli impiegati.

Inoltre, riporta l'ufficio stampa della compagnia, le vendite sono aumentate del 39,9%; l'uso della carta è diminuito del 58,7%; il consumo di elettricità è calato del 23,1%. Alla fine dell'esperimento, il 51% dei dipendenti si è dichiarato favorevole all'introduzione permanente della settimana di 4 giorni lavorativi, ma con il mercoledì libero.

Nel corso del mese sperimentale, i dirigenti hanno ricevuto anche delle nuove linee-guida sulla gestione del lavoro aziendale. Ai dipendenti è stato richiesto di usare soltanto le chat online per comunicare notizie di lavoro e di evitare e-mail e incontri di persona. Inoltre, in caso di riunione la durata è stata fissata al massimo per 30 minuti, e con non più di 5 partecipanti. In questo modo, spiega il management, si è ridotto il cumulo di stress derivato dall'iper-competizione che caratterizza il mondo del lavoro nipponico.

Il fenomeno ha spinto e continua a spingere moltissimi lavoratori al suicidio. Secondo i dati del governo relativi al 2017, oltre il 20% dei dipendenti giapponesi lavora almeno 80 ore di straordinari al mese. E la metà di tutti gli intervistati ha dichiarato di non prendere vacanze pagate.