Xi Jinping loda Macao: Patrioti e fedeli alla Cina

Il presidente cinese è nell'ex colonia portoghese per festeggiare i 20 anni del suo ritorno alla madrepatria e l'insediamento del nuovo leader politico, Ho Iat-seng. Nel suo governo, cinque funzionari su 10 sono nati e cresciuti nella Cina continentale. Un avvertimento al mondo: “Macao e Hong Kong sono affari interni. Non sarà tollerata alcuna interferenza”.


Macao (AsiaNews/Agenzie) – La popolazione e il governo locale di Macao “sono sempre stati patriottici. Hanno davvero compreso il concetto di 'un Paese, due sistemi' e grazie a questo sono cresciuti in maniera stabile e davvero soddisfacente”. Lo ha detto questa mattina il presidente cinese Xi Jinping, in visita nell'ex colonia portoghese per celebrare i 20 anni del ritorno alla madrepatria.

L'occasione formale è l'insediamento del nuovo capo dell'esecutivo, Ho Iat-seng. Nel suo governo, cinque funzionari su dieci sono nati e cresciuti nella Cina continentale. La sua elezione è stata decisa da una Commissione composta da 400 membri, tutti approvati da Pechino.

Il successo di Macao – che vanta un Pil pro capite di 80mila dollari americani, il secondo più alto al mondo – ha una spiegazione: “Quando il concetto di gestione condivisa non viene distorto, ecco che i risultati arrivano”. Secondo Xi, inoltre, “i compagni di Macao hanno una lunga tradizione di patriottismo. Si sono sempre mossi tenendo in mente l'interesse locale e quello nazionaale. L'educazione patriottica dei giovani di Macao è sempre stata ben gestita nelle scuole di qui, e il senso di identità nazionale è instillato nel cuore dei giovani”.

Il riferimento è Hong Kong, altra ex colonia tornata alla madrepatria. Nel Territorio, la legge sull'educazione patriottica è stata molto osteggiata; inoltre, da mesi gli abitanti dell'isola protestano contro una legge sull'estradizione che in pratica apre i confini alla polizia di Pechino.

Alla fine del suo discorso, Xi ha voluto mettere in chiaro che “gli affari di Hong Kong e di Macao sono affari interni della Cina. Non sarà tollerata alcuna interferenza esterna”.