Le autorità stanno cercando di identificare la causa dell'infezione. Tra il 2003 ed il 2004, la Sindrome respiratoria acuta grave ha ucciso 349 persone in Cina continentale e altre 299 ad Hong Kong. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) criticò la Cina per aver sottostimato il numero di casi.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Aumenta il numero di casi confermati di una misteriosa polmonite virale in Cina. Alcuni temono che si tratti di una nuova epidemia di Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), virus simil-influenzale che oltre 10 anni fa ha ucciso centinaia di persone. Secondo quanto riferito ieri dalle autorità sanitarie di Wuhan (capoluogo della provincia dello Hubei), i 27 contagi dichiarati lo scorso 31 dicembre sono diventati 44.
In un comunicato, la Commissione sanitaria di Wuhan afferma che “i segni vitali dei pazienti sono generalmente stabili”. I medici stanno ancora cercando di identificare la causa dell'infezione, ma escludono “influenza, influenza aviaria, infezione da adenovirus e altre malattie respiratorie comuni”. Nel documento non è citata la Sars, malattia causata da un coronavirus.
Ma indiscrezioni circolate su internet all’inizio della scorsa settimana suggeriscono che l'epidemia potrebbe essere collegata alla patologia, che è altamente contagiosa. Il primo gennaio, la polizia di Wuhan ha dichiarato di aver condannato otto persone per “aver pubblicato o trasmesso informazioni false su internet senza verifica”.
La Commissione sanitaria dichiara che tutti i pazienti ricevono cure in isolamento e che la città sta monitorando quanti sono venuti a stretto contatto con loro. Alcuni dei malati sono impiegati in un mercato ittico della città, ma finora non è stata trovata “alcuna prova evidente della trasmissione da uomo a uomo”.
Due donne ad Hong Kong sono state ricoverate con febbre e sintomi di infezioni respiratorie o polmonite, portando a cinque il numero di casi segnalati in città dal 31 dicembre. L'autorità ospedaliera di Hong Kong dichiara che le due donne, di età compresa tra 12 e 41 anni, erano state a Wuhan nelle ultime due settimane. Ora, sono in isolamento e in condizioni stabili.
A seguito dell'epidemia di Sars nel 2003, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) criticò la Cina per aver sottostimato il numero di casi. Quell’anno, la malattia uccise 349 persone in Cina continentale e altre 299 ad Hong Kong. Secondo l’Oms, il virus – che ha infettato 8mila persone in tutto il mondo – ebbe origine nella provincia cinese meridionale del Guangdong. Nel maggio 2004, l’organismo internazionale annunciò che la Cina era libera dalla Sars.