Tokyo, mai così pochi suicidi in oltre 40 anni

Il tasso di suicidi è sceso a 15,8 persone ogni 100mila, un calo di 0,7 rispetto al 2018. L'aumento dei servizi di assistenza psicologica e dei numeri telefonici di emergenza avuto un ruolo nel miglioramento. Una legge limita gli straordinari e il governo impone stress test annuali in aziende con oltre 50 dipendenti.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Nel 2019 i suicidi in Giappone sono scesi a 19.959, il numero più basso in oltre 40 anni. Il dato segna un calo per il decimo anno consecutivo. Lo afferma la polizia nazionale, che oggi ha pubblicato gli ultimi dati al riguardo. Sebbene il suicidio abbia una lunga storia in Giappone come soluzione a vergogna e disonore, e il tasso di suicidi sia ancora il più alto tra i Paesi del G7, in circa 15 anni le persone che si sono tolte la vita sono diminuite di quasi il 40%.

Lo scorso anno, il numero di suicidi è diminuito di 881 persone, portando il numero complessivo a meno di 20mila per la prima volta dal 1978 – quando le autorità hanno cominciato a raccogliere i dati. Il tasso di suicidi è sceso a 15,8 persone ogni 100mila, un calo di 0,7 rispetto al 2018. Per genere, si sono tolti la vita 13.937 uomini e 6.022 donne. La polizia non ha provveduto ad alcuna suddivisione per fasce di età.

I suicidi giapponesi hanno raggiunto il picco di 34.427 nel 2003, allarmando i politici e attirando l'attenzione della comunità internazionale. Sebbene la polizia non abbia fornito alcuna ragione per il declino e un'economia in miglioramento abbia senza dubbio aiutato, sembra dare frutti un programma di prevenzione lanciato nel 2007 e modificato nel 2016.

L'aumento dei servizi di assistenza psicologica, un numero crescente di numeri telefonici di emergenza ed altri gruppi di sensibilizzazione hanno avuto un ruolo nel miglioramento. Le compagnie, spinte da azioni legali delle famiglie di coloro che si suicidano a causa del sovraccarico di lavoro, hanno reso più facile il congedo offrendo più supporto psicologico. Una legge limita gli straordinari e il governo impone stress test annuali in aziende con oltre 50 dipendenti.

Il suicidio è uno dei più seri problemi sociali del Giappone, anche se il numero dei casi è in generale diminuito. Tuttavia, i suicidi infantili hanno di recente registrato un deciso aumento. Gli esperti indicano le pressioni scolastiche ed il bullismo come possibili fattori scatenanti. Nel 2017, il numero di suicidi tra i giovani è salito al livello più alto dal 1986: sono 250 i bambini delle scuole elementari, medie e superiori che si sono tolti la vita.

La tutela della vita è uno dei temi principali del recente viaggio apostolico di papa Francesco in Giappone (23-26 novembre 2019). Il tema scelto per la visita del pontefice era “Proteggere ogni Vita”. In una lettera pubblicata su AsiaNews prima dello storico evento, mons. Isao Kikuchi – arcivescovo di Tokyo – aveva dichiarato che “nel moderno Giappone, isolamento, povertà, mancanza di rispetto per la vita umana e incapacità a trovare speranza stanno uccidendo la gente”.

In Giappone, parlando con i vescovi locali dei mali che affliggono la società, papa Francesco ha affermato: “Il numero di suicidi nelle vostre città, così come il bullismo e varie forme di auto-esigenza, stanno creando nuovi tipi di alienazione e disorientamento spirituale. Quanto tutto ciò colpisce soprattutto i giovani! Vi invito a prestare particolare attenzione a loro e ai loro bisogni, a cercare di creare spazi in cui la cultura dell’efficienza, della prestazione e del successo possa aprirsi alla cultura di un amore gratuito e altruista, capace di offrire a tutti, e non solo a quelli “arrivati”, possibilità di una vita felice e riuscita”.