Aceh, ad un anno dallo tsunami ancora traffico di bambini

Ong denuncia che i piccoli sopravvissuti al maremoto continuano ad essere venduti in Malaysia per svolgere lavori fuori legge; scoperti anche casi di adozioni illegali a Medan e Jakarta.


Banda Aceh (AsiaNews/Jp) – Ad un anno dallo tsunami ad Aceh, la zona più colpita in Indonesia, continuano traffico di minori e adozioni illegali. A denunciarlo dopo un'indagine condotta sul territorio, è il Center for Child Protection and Study (Pkpa). Achmad Sofian, direttore esecutivo della Ong, ha dichiarato che numerosi bambini dello tsunami sono in mano a bande criminali in Malaysia e che molti altri originari di Nias sono adottati illegalmente a Medan, Jakarta e Bandung.

Sofian spiega che il Pkpa ha scoperto 2 casi di bambini di Aceh venduti in Malaysia. Il primo riguarda una bambina, identificata solo come I.R., tenuta segregata a Binjai, Nord Sumatra, 2 mesi fa. La piccola è riuscita a scappare quando i trafficanti sono usciti di casa per procurarle un passaporto falso. I.R. è ora tornata dalla sua famiglia a Lhokseumawe.

Il secondo caso riguarda una 16enne identificata come S. e residente a Aceh Besar. Sembra che la giovane conoscesse i suoi rapitori, i quali le avevano promesso un lavoro come domestica; solo più tardi ha capito che il gruppo voleva venderla ad un'altra banda in Malaysia. La ragazza è riuscita anche lei a fuggire, mentre i criminali la stavano trasferendo ad Aceh su un autobus. Ora è stata adottata da un funzionario governativo di Langsa, East Aceh.

Tramite indagini sul posto, il Pkpa ha scoperto che molti bambini di Aceh sopravvissuti allo tsunami lavorano illegalmente nei ristoranti in Malaysia. Sofian spiega che la legge malaysiana fissa a 21 anni l'età minima per svolgere questo tipo di lavoro. "In seguito a indagini ulteriori – continua – abbiamo visto che i passaporti dei ragazzi erano stati falsificati per permettere loro di entrare i Malaysia e lavorare". La Ong sta investigando anche sul possibile impiego delle giovani nella prostituzione.  

La Pkpa ha scoperto anche casi di adozioni illegali. Secondo i dati raccolti dai suoi operatori, da marzo a novembre 2005 72 bambini di Nias tra i 4 e i 12 anni sono stati adottati in modo illegale. Sofian racconta la modalità con cui agiscono i truffatori. Alcuni uomini si spacciano membri di un orfanotrofio, che offre ai genitori l'"opportunità" di far adottare i loro figli a ricche famiglie di Medan, che faranno studiare i bambini in scuole di prestigio. Ma presto ci si accorge che figli e finti rappresentanti dell'orfanotrofio sono scomparsi nel nulla. "Abbiamo le prove – dice Sofian – che i bambini vengono adottati a Medan, Jakarta e Bandung". Il portavoce della polizia di North Sumatra ha assicurato indagini sul caso.

Il problema del traffico di minori - spesso orfani - sopravvissuti allo tsuami era emerso già nei giorni subito successivi al maremoto del 26 dicembre 2004. Nella sola provincia di Aceh i morti sono stati circa 130 mila. Quattro mesi dopo un altro forte sisma ha colpito le isole di Nias facendo numerose vittime.