Raipur, suicidio in una scuola cattolica: ‘Vogliono incolparci a tutti i costi’
di Nirmala Carvalho

Lo studente morto si chiama Dileshwar Marawi e frequentava la nona classe. Gli insegnanti lo descrivono come un alunno “bravo nello studio, calmo e pacato”. La famiglia indù del ragazzo non ritiene responsabile la scuola, ma “elementi radicali vogliono coinvolgerla del suicidio”.


Mumbai (AsiaNews) – La polizia del Chhattisgarh sta indagando sul caso di un ragazzo indù morto suicida nell’ostello di una scuola cattolica. Il giovane Dileshwar Marawi frequantava la nona classe alla St. Joseph’s Higher Secondary School di Jairamnagar, nell’arcidiocesi di Raipur. P. Francis M. Britto, della parrocchia di Janjgir, nel distretto di Champa, racconta ad AsiaNews che lo studente non ha lasciato messaggi, né la sua famiglia conosce i motivi del gesto. I genitori, riporta, “non incolpano la scuola. Ma alcuni elementi anti-cristiani tentano di coinvolgere le istituzioni cattoliche nel suicidio del ragazzo”.

Il 20 gennaio scorso Marawi si è tolto la vita impiccandosi a un ventilatore appeso al soffitto. Le telecamere di video-sorveglianza mostrano lo studente che entra a scuola in mattinata, poi si reca da solo al dormitorio dell’ostello. Qui ha legato il filo al ventilatore e si è appeso.

La polizia ha aperto un’indagine. P. Pankaj Shuklal, direttore della scuola, riferisce che “nessuno dei compagni conosce le ragioni del suicidio. Persino la polizia e i familiari non riescono a spiegarselo. Egli era bravo nello studio, stava passando dalla nona alla 10ma classe, era calmo e pacato. Nessuno conosce i motivi. Tuttavia alcuni leader politici, le associazioni studentesche e giornalisti vogliono implicare l’istituto”.

Il ragazzo era originario del distretto di Champa ed era entrato nella scuola cattolica dalla sesta classe. Anche suo fratello maggiore ha studiato nello stesso istituto ed è stato ospite dell’ostello. I genitori conoscono la scuola, aggiunge p. Shuklal, e “per questo non la ritengono responsabile”.

Jairamnagar è la più antica missione nell’arcidiocesi di Raipur. Nel 1931 ha aperto la scuola media in lingua hindi, dove studiano maschi e femmine, con l’obiettivo di educare i bambini dalit della zona. Sotto la direzione di p. Shuklal, ha raggiunto le prime posizioni della classifica delle migliori scuole statali. Alcuni anni fa, è stata la prima negli esami della 12ma classe [uno scrutinio complesso che conclude il percorso liceale e dà accesso alla formazione universitaria, ndr].

L’istituto offre corsi sia in lingua hindi che in quella inglese. L’ostello ospita almeno 300 bambini provenienti dai villaggi limitrofi. Da quando è stato fondato, ha formato migliaia di ragazzi che hanno raggiunto buone posizioni nella società.