Terremoto in Turchia, Caritas Anatolia al fianco della popolazione

Il sisma ha colpito la provincia orientale di Elazig: almeno 35 vittime e quasi 2mila feriti. Il sistema dei soccorsi è a macchia di leopardo, con alcune aree penalizzate rispetto al resto della zona. Servono beni di prima necessità, alimentari e vestiario. 

 


Istanbul (AsiaNews) – La Caritas Anatolia è al fianco della popolazione turca, colpita lo scorso 24 gennaio da un terremoto che ha provocato almeno 35 vittime e quasi 2mila feriti. Il sisma ha colpito la provincia orientale di Elazig, 550 km a Est della capitale Ankara. A meno di 24 ore dal disastro, il rappresentante della Caritas Anatolia si è trovato sul posto e ha iniziato la sua indagine dalla città Malatya verso la città di Elaziğ. 

Il governo, AFAD e La Croce Rossa sono presenti e attivi nella città di Elaziğ dove il danno è maggiore. Inoltre arrivano tantissimi aiuti da parte di vari comuni e associazioni, ma purtroppo viene denunciato anche uno spreco di cibo e di aiuti di vario genere.

Il rappresentante dell’organizzazione cattolica ha preferito visitare i villaggi attorno alla città di Elaziğ e in particolare i due comuni di Pütürge e Doğanyol, a 1950 mt di altitudine. Nei villaggi, gli aiuti sono stati portati e sono state distribuite varie cose e montate delle tende anche davanti alle case “sane”; ma in alcune zone sono stati portati pochissimi aiuti. 

Pertanto per un primo indispensabile intervento di soccorso nei villaggi c’è un forte bisogno di cibo, coperte, stufe e vestiti invernali; per i bambini Pampers e cibi specifici.

Si stima una spesa per un primo soccorso di circa 3mila dollari, tra cibo e viaggi per portare il materiale. Si può presumere che altri villaggi della zona tra Malatya e Elazig siano nelle stesse condizioni.