Barcone di Rohingya affondato: arrestati nove trafficanti di esseri umani

Il natante, lungo 13 metri, aveva a bordo almeno 138 profughi. Negli ultimi due anni 25mila Rohingya hanno tentato di abbandonare i campi e 713 sono stati salvati in mare. Le rotte preferite sono verso Malaysia e Indonesia.


Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – La polizia del Bangladesh ha arrestato nove presunti trafficanti di esseri umani collegati al recente naufragio del barcone carico di Rohingya, durante il quale sono morti 15 profughi e tanti altri rimangono dispersi. Gli arresti sono avvenuti negli ultimi due giorni nel distretto meridionale di Cox’s Bazar, dove si trova la maggior parte delle tendopoli che ospitano i rifugiati.

Ikbal Hossain, vice comandante della polizia di Cox’s Bazar, riferisce gli arrestati verranno incriminati anche per tentato omicidio. In totale, aggiunge il funzionario, nel mirino degli agenti ci sono 19 sospettati, di cui 18 di nazionalità bengalese.

Il barcone, carico di profughi, è affondato l’11 febbraio al largo delle coste meridionali del Bangladesh. Lungo appena 13 metri, secondo i testimoni trasportava in tutto 138 persone, in maggioranza donne e bambini. Le autorità ne hanno recuperate vive solo 73.

Nel 2017, in seguito a scontri fra esercito birmano e gruppi armati Rohingya, oltre 700mila Rohingya sono fuggiti dal Myanmar e sono accampati nei campi profughi del vicino Bangladesh. Molti tentano, spesso senza successo, di abbandonare le sovraffollate strutture di accoglienza nel distretto di Cox’s Bazar a bordo di imbarcazioni di fortuna. A causa della crisi umanitaria, si sono riaperte le rotte dei barconi verso Paesi del Sud-est asiatico a maggioranza islamica: Thailandia, Indonesia e soprattutto Malaysia, Paese che ospita una delle più grandi comunità Rohingya (circa 150mila persone).

Fonti della polizia riferiscono che almeno 25mila Rohingya hanno tentato di abbandonare i campi su imbarcazioni di fortuna, andando ad alimentare un fiorente mercato di esseri umani che sarebbe gestito da almeno 300 criminali attivi negli accampamenti. Dal 2017, 713 profughi sono stati salvati in mare.