Il Papa: le luci del Natale, un richiamo alla vera Luce

Benedetto XVI invita a trasmettere alle giovani generazioni il vero significato della festività, mentre una certa cultura moderna e consumistica tende a far sparire i simboli cristiani dalla celebrazione del Natale.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Le mille luci che sotto Natale sfavillano nelle strade e nelle vetrine delle nostre città dovrebbero richiamare alla mente "un'altra luce, invisibile agli occhi, ma non al cuore", quella della nascita del Bambino. E "mentre una certa cultura moderna e consumistica tende a far sparire i simboli cristiani dalla celebrazione del Natale, sia impegno di tutti cogliere il valore delle tradizioni natalizie, che fanno parte del patrimonio della nostra fede e della nostra cultura, per trasmetterle alle nuove generazioni". Il vero significato della celebrazione del Natale, di fronte al clamore del consumismo, è stato al centro del discorso che Benedetto XVI ha rivolto ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l'ultima udienza prima del Natale.

Il Papa che per difendersi dal freddo pungente di questa mattinata romana ha indossato il camauro, un copricapo di velluto rosso bordato di pelliccia bianca, simile a quello usato dai papi del Rinascimento e, da ultimo, da Giovanni XXIII, ha sottolineato il significato della "luce" nel mistero del Natale. "La festa del Natale – ha detto tra l'altro - coincide, nel nostro emisfero, con i giorni dell'anno nei quali il sole termina la sua parabola discendente e si avvia ad allungare gradualmente il tempo di luce diurna, secondo il ricorrente susseguirsi delle stagioni. Questo ci aiuta a meglio comprendere il tema della luce che sopravanza le tenebre. E' simbolo evocatore di una realtà che tocca l'intimo dell'uomo: mi riferisco alla luce del bene che vince il male, dell'amore che supera l'odio, della vita che sconfigge la morte. A questa luce interiore, alla luce divina fa pensare il Natale, che torna a riproporci l'annuncio della definitiva vittoria dell'amore di Dio sul peccato e la morte. Per questo motivo, nella Novena del Santo Natale che stiamo facendo, sono numerosi e significativi i richiami alla luce".

"Il Salvatore atteso dalle genti – ha detto ancora Benedetto XVI - è salutato come "Astro sorgente", la stella che indica la via e guida gli uomini, viandanti tra le oscurità e i pericoli del mondo, verso la salvezza promessa da Dio e realizzata in Gesù Cristo. Preparandoci a celebrare con gioia la nascita del Salvatore nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità ecclesiali, mentre una certa cultura moderna e consumistica tende a far sparire i simboli cristiani dalla celebrazione del Natale, sia impegno di tutti – ha esortato il Papa - cogliere il valore delle tradizioni natalizie, che fanno parte del patrimonio della nostra fede e della nostra cultura, per trasmetterle alle nuove generazioni. In particolare, nel vedere strade e piazze delle città addobbate da luminarie sfolgoranti, ricordiamo che queste luci ci richiamano ad un'altra luce, invisibile agli occhi, ma non al cuore. Mentre le ammiriamo, mentre accendiamo le candele nelle Chiese o l'illuminazione del presepe e dell'albero di Natale nelle case – ha concluso - si apra il nostro animo alla vera luce spirituale recata a tutti gli uomini di buona volontà". (FP)