Bomba contro i vaccinatori anti-polio: ucciso un poliziotto

Il camion colpito traportava tre agenti della sicurezza. Ieri è partita la campagna nazionale di vaccinazioni contro la poliomielite. Sono coinvolti 265mila operatori sanitari e quasi 40 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni. Già in passato i talebani hanno attaccato i convogli dei medici.


Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Un poliziotto è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti stamattina in seguito allo scoppio di un ordigno improvvisato fatto esplodere al passaggio del veicolo che li trasportava, nella città di Dera Ismail Khan. Il camioncino è uno di quelli addetti alla sicurezza degli operatori sanitari che ieri hanno iniziato la campagna nazionale di vaccinazioni contro la poliomielite per quasi 40 milioni di bambini pakistani.

Wahid Mahmood, vice capo della polizia del distretto, conferma che la vittima era tra gli agenti dispiegati per garantire la sicurezza dei medici e del personale sanitario, dopo che già negli anni scorsi i convogli sono stati attaccati dai talebani che accusano i dottori e le organizzazioni internazionali di effettuare le campagne sanitarie per sterilizzare i bambini e fare spionaggio. I due feriti sono stati trasportati all’ospedale locale e le loro condizioni sono stabili.

L’area di Kulachi, in cui è avvenuta l’esplosione, è stata transennata e chiusa al transito. Mahmood Khan, Chief minister della provincia di Khyber Pakhtunkhawa, ha condannato l’attentato e espresso “profonda tristezza per la morte del poliziotto. Poi ha aggiunto: “Siamo accanto alla famiglia del martire”.

Ieri in Pakistan è partita la vaccinazione porta a porta di almeno 39,6 milioni di bambini al di sotto di cinque anni, dopo l’impennata dei nuovi casi registrata lo scorso anno. Sono coinvolti circa 265mila operatori medici. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la malattia è una delle più gravi che colpiscono i minori nei primi anni di vita. Il virus infatti attacca le cellule del sistema nervoso centrale, distruggendo i nervi, e arriva a provocare la paralisi o la morte nei casi più acuti.