Coronavirus: stranieri in quarantena a Pyongyang. Contagi record per Seoul

Al momento, in Corea del Nord non si registrano casi di Covid-19. Ma il Paese condivide un confine lungo e poroso con la Cina. Circa 3mila persone nella provincia di Nord Pyongan sono sotto controllo perché con sintomi sospetti. La Corea del Sud ha il maggior numero di casi confermati al di fuori della Cina: 763. Prima del 19 febbraio scorso, Seoul ne dichiarava solo 31.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord ha messo in quarantena 380 stranieri – per lo più diplomatici di stanza nella capitale Pyongyang – nel tentativo di impedire la diffusione del coronavirus Covid-19. Lo dichiarano stamane i media sudcoreani, citando la Korean Central Broadcasting Committee – mezzo di comunicazione del regime. Nel frattempo, oggi Seoul riporta un altro picco record nel numero di nuovi contagi, la maggior parte dei quali concentrati nella città sud-occidentale di Daegu. Le ultime 161 infezioni portano il numero totale in Corea del Sud a 763. Ieri un uomo di 62 anni è morto a causa del virus: ora le vittime della malattia in Corea del Sud sono sette.

Al momento, in Corea del Nord non si registrano casi di Covid-19. Negli ultimi 30 giorni, circa 200 stranieri erano già stati confinati nei loro complessi residenziali, ma la quarantena è stata prolungata. Non si sa quanto essa durerà, alla luce delle nuove disposizioni. Il Paese condivide un confine lungo e spesso poroso con la Cina. Si teme che Pyongyang, che è soggetta a sanzioni internazionali, non abbia le infrastrutture sanitarie per eseguire diagnosi e curare le persone infette; che qualsiasi focolaio possa diffondersi rapidamente senza controllo. Le autorità nordcoreane hanno annullato l'annuale maratona di Pyongyang, che in genere vede la partecipazione di persone provenienti da tutto il mondo. Secondo i media statali, circa 3mila persone nella provincia di Nord Pyongan –  regione nord-occidentale al confine con la Cina – sono ora sotto controllo perché presentano sintomi sospetti.

La Corea del Sud ha il maggior numero di casi confermati al di fuori della Cina, dopo l’enorme picco della scorsa settimana. Prima del 19 febbraio scorso, il Paese registrava solo 31 casi. Quel numero è ora passato a 763. Sono emersi otto nuovi casi di contagio nell'esercito e uno nella marina, nell'aeronautica e nel corpo dei marine, portando il loro numero a 11. Ma i più grandi focolai di Covid-19 sono legati ad un ospedale ed una setta d’ispirazione cristiana vicino alla città sud-orientale di Daegu. Alcune compagnie aeree sudcoreane, tra cui la Korean Air Lines (la più grande compagnia nazionale) hanno sospeso i voli per Daegu, che ha una popolazione di circa 2,5 milioni.