Card. Tong: La Quaresima nel ‘deserto’ del coronavirus

Nella Lettera per la Quaresima, l’amministratore apostolico di Hong Kong nota “deserto” e “tentazione” nella sfiducia della gente dopo le lotte contro la legge sull’estradizione. Molti gesti di egoismo, ma anche “persone generose” che curano i malati e che donano maschere chirurgiche e vettovaglie “a chi è nella necessità”. La Quaresima è una “scuola di addestramento”.


Hong Kong (AsiaNews) – L’isolamento a cui la gente di Hong Kong è costretta a causa dell’epidemia di coronavirus è simile all’esperienza del “deserto” a cui ci invita la Quaresima. È il paragone offerto dal card. John Tong, amministratore apostolico della diocesi, nella sua Lettera quaresimale.

Per il porporato Hong Kong vive nel “deserto” fin dal giugno scorso, a causa della legge anti-estradizione e delle lotte del movimento democratico, che fan sentire le persone “sfiduciate”, “tristi” e “indifesi”. A questo si è aggiunta anche l’epidemia di coronavirus che ha portato alla stasi la vita del territorio: scuole e università chiuse; riduzione dei contatti con la Cina e col mondo; messe e raduni religiosi cancellati; timori di infezioni e per mancanza di scorte alimentari e sanitarie.

Il card. Tong ricorda che in questo periodo si è assistito a persone che nel panico “corrono a comprare cibo e farmaci”, ma anche “persone generose” che curano i malati e che donano maschere chirurgiche e vettovaglie “a chi è nella necessità”.

Per tale ragione, egli spiega, il periodo liturgico che inizia oggi, è una “scuola di addestramento” ad “amare Dio e ad amare il nostro prossimo”.

“Attraversando la tentazione del deserto – scrive il cardinale - se ascoltiamo di continuo la Parola di Dio, non subiremo più l’inclinazione all’egoismo, ma saremo liberi dal narcisismo, dalla paura, dall’individualismo e dalla diffidenza”.

“Mettendo la nostra speranza nel Padre”, lo Spirito Santo “ci ispirerà a trasformare il deserto delle nostre vite in un’oasi di vita e di pace; ci accompagnerà e aprirà un nuovo capitolo di una vita risorta”.