Aereo si schianta a Islamabad: morto il pilota, salvando centinaia di persone
di Shafique Khokhar

Il comandante Noman Akram era tra i militari più esperti dell’aviazione. Il suo caccia F-16 ha perso quota durante le prove per la festa della Repubblica. Sacerdote: “Orgogliosi di avere ufficiali delle nostre forze armate pronti a salvare la vita della loro nazione a ogni costo”.


Islamabad (AsiaNews) – Un comandante dell’aeronautica pakistana è morto nello schianto del proprio velivolo a Islamabad, effettuando una manovra d’emergenza che ha salvato la vita a centinaia di persone. Il pilota è il Wing Commander Noman Akram, tra i più esperti militari della Pakistan Air Force (Paf). Ieri era al timone di un caccia F-16 e stava effettuando le prove per la parata della festa della Repubblica, che si tiene il 23 marzo. Per cause ancora da accertare, ha perso il controllo dell’aereo. Invece di espellersi dall’abitacolo, ha guidato il jet fino alla collina di Shakarparian dove è precipitato.

P. Shahzad Arshad, sacerdote dell’arcidiocesi di Karachi, esprime le sue condoglianze alla famiglia del pilota. “Siamo orgogliosi – afferma – di avere simili ufficiali nelle nostre forze armate, pronti a salvare la vita della loro nazione a ogni costo”.

Il comandante viene salutato come un “martire”. Immagini amatoriali mostrano l’aereo impennarsi in volo e poi ridiscendere in picchiata. Alla fine, una lunga colonna di fumo sprigionata dal rogo del caccia. La polizia e le forze di sicurezza hanno subito transennato la zona, una delle più affollate della capitale con diversi musei, club di golf e il Jinnah Stadium utilizzato per le competizioni di calcio.

Il quartier generale della Paf ha ordinato l’apertura di un’inchiesta per determinare le cause dell’incidente. Gli F-16 Fighting Falcon sono tra gli aerei da difesa più importanti dell’arsenale militare pakistano. Il Paese ne ha all’attivo 50, ognuno di essi pagato 40 milioni di dollari. Questi caccia sono aerei da combattimento multiruolo con un solo motore, e vengono adoperati sia per le ricognizioni aeree che per il supporto logistico.

Michelle Chaudhary, figlia del defunto Cecil Chaudhary, capitano dell’esercito, dice: “Le immagini mostrano con chiarezza che il comandante non si è proiettato fuori dal velivolo, anche se avrebbe potuto. Al contrario, egli è rimasto concentrato per salvare i civili e le proprietà. Il luogo dello schianto è molto vicino al Pak-China Friendship Center e ad un’area densamente popolata. Egli ha dato la propria vita per proteggere quella di altre persone. Dio abbia misericordia di lui e lo glorifichi nell’aldilà”.