Coronavirus, per la prima volta Pechino cita i casi asintomatici: sono quasi 1400

La comunicazione della Commissione sanitaria nazionale: il 30 marzo erano oltre 1500. Pressioni interne e dall’estero hanno cambiato l’approccio del regime. L’Oms chiede che tutti i pazienti positivi siano conteggiati. Tra il 18 e il 31% dei pazienti infetti in Cina è portatore sano del virus; il 60% a Wuhan. Studio cino-americano:  i casi asintomatici potrebbero aumentare del 59% il calcolo dei casi positivi al coronavirus.


Pechino (AsiaNews) – I nuovi casi asintomatici di coronavirus registrati oggi in Cina sono 130, portando il totale a 1367. Il 30 marzo erano 1541, come comunicato per la prima volta dalla Commissione sanitaria nazionale. Negli ultimi due giorni, 302 persone infette sono state rimosse dalla lista perché non sono più sotto osservazione medica.

In febbraio, le autorità sanitarie cinesi avevano stabilito che i casi positivi asintomatici non dovevano essere calcolati nel numero degli infetti, e pertanto nemmeno comunicati. Al contrario, l’Organizzazione mondiale della sanità chiede che tutti i pazienti positivi siano conteggiati. La Corea del Sud segue questa linea; Stati Uniti, Italia e Regno Unito – tra i Paesi più colpiti – non effettuano test diagnostici alle persone prive di sintomi, a meno che non sia personale sanitario esposto per lungo tempo al Covid-19.

La pressione pubblica interna e internazionale ha spinto Pechino a cambiare approccio. Il premier cinese Li Keqiang ha chiesto più volte di tenere sotto controllo i pazienti positivi che non mostrano sintomi di infezione, e possono essere pericolosi vettori della malattia.

Al momento, le persone contagiate in Cina sono 83189; i decessi sono 3312. Secondo uno studio cino-americano diffuso agli inizi di marzo, i casi asintomatici potrebbero aumentare del 59% il calcolo dei casi positivi al coronavirus.

Lo scorso mese, un gruppo di ricercatori del Tongji Medical College, della Fudan University e di Harvard ha calcolato che il 60% dei malati di Covid-19 a Wuhan, epicentro della crisi epidemica, era asintomatico. Zhang Wenhong, direttore del Dipartimento per le malattie infettive dell’Huashan Hospital a Shanghai, stima che tra il 18 e il 31% dei pazienti infetti in Cina è portatore sano del virus. Però, egli sostiene che il pericolo maggiore proviene dai casi asintomatici importati dall’estero.