Coronavirus: oltre un milione di casi nel mondo. In Asia il contagio si stabilizza

I morti in Europa sono 50 mila; quasi 6mila negli Usa. In Cina l’attenzione è rivolta ai casi importati. I numeri rimangono bassi a Taiwan. Pyongyang: nessun caso nel nostro Paese. Coprifuoco notturno imposto in Thailandia. La Crescita del Pil nell’Asia-Pacifico rallenterà al 2,2%.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – I contagi di coronavirus nel mondo hanno superato ieri il milione, con quasi 53mila decessi. La crescita dei casi di infezione è dovuta in larga parte alla diffusione del Covid-19 in Europa e negli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente i morti sono 50 mila; quasi 6mila negli Usa.

La Cina ha registrato oggi 31 nuovi casi, di cui 29 importati dall’estero. Secondo la Commissione sanitaria nazionale i contagiati sono 81620, inclusi 60 nuovi pazienti asintomatici e 3322 i decessi. I numeri a Taiwan rimangono contenuti: 339 infetti e 5 morti. Hong Kong riporta circa 800 casi e 4 decessi.

Il premier nipponico Shinzo Abe non dichiara ancora lo stato di emergenza nel Paese. Il Giappone ha 2384 casi di contagio; le persone decedute sono 57. I casi di infezione si stanno stabilizzando in Corea del Sud, dove i contagiati sono oltre 10 mila; 174 i morti. Tra lo scetticismo degli esperti all’estero, la Corea del Nord insiste nel dichiarare che il Paese è libero dal coronavirus.

L’India, che rimane in quarantena almeno fino a metà aprile, ha più di 2500 infetti; le morti sono salite a 72. Il Governo thailandese ha imposto il coprifuoco notturno in tutto il Paese. La Thailandia conta 1978 contagiati e 19 morti. Singapore ha più di 1000 contagiati, ma solo 5 morti. In Malaysia si è superato il muro dei 3mila infetti (50 i morti). In Indonesia il numero dei pazienti infetti è arrivato a 1790, con 170 morti. Nelle Filippine ci sono oltre 2600 casi e 107 decessi.

A causa dell’infezione polmonare, la Asian Development Bank calcola che quest’anno la crescita economica nella regione Asia-Pacifico – esclusi Giappone, Australia e Nuova Zelanda – rallenterà al 2,2% (nel 2019 è stata del 5,2%). La crescita del Pil cinese calerà dal 6,1 al 2,3%; in India dal 5 al 4%.