Il coronavirus riaccende le ostilità tra Georgia e Abkhazia
di Vladimir Rozanskij

Secondo un’emittente tivu, una donna dell’Abkhazia, sarebbe giunta in Georgia portando il virus. Diniego delle autorità abkhaze. Ma Tblisi rafforza i controlli alla frontiera. La Georgia avrebbe 100 casi di infezione e 5mila persone in quarantena.


Mosca (AsiaNews) – Il coronavirus ha riattizzato le polemiche tra la Georgia e la regione dell’Abkhazia, contesa da quasi due decenni con la Russia. Nei giorni scorsi la compagnia Rustavi-2 ha diffuso un servizio televisivo su una donna dell’Abkhazia, con forti sintomi di malattia polmonare, ricoverata d’urgenza in un ospedale della vicina provincia georgiana di Zugdidi. Secondo quanto dichiarato dai medici dell’ospedale, la donna sarebbe rientrata dalla Russia; le sue condizioni sarebbero stabili. Per verificare l’infezione da coronavirus, le sue analisi sono state inviate al laboratorio Lugara di Tbilisi, il principale centro georgiano d’infettivologia. Il primo ministro georgiano, Gyorgy Gakharya, ha sottolineato che “stiamo facendo tutto il necessario per proteggere la salute della nostra popolazione, divisa dalle linee di occupazione”.

L’ospedale di Zugdidi è una delle cliniche riservate alle cure per il coronavirus, e si trova proprio ai confini della zona contesa tra Georgia e Russia, in seguito al sanguinoso conflitto del 2011. Esso fu costruito nel 2014 con una spesa di 15 milioni di dollari, con l’intenzione di occuparsi anche dei cittadini georgiani che si trovano nei territori dell’Abkhazia filo-russa, per aiutare ad allentare le tensioni nella zona.

Questa volta vi è stato l’effetto opposto. A Sukhumi, capitale dell’Abkhazia, un comunicato a nome del Servizio di Sicurezza locale (la sezione dell’ex-Kgb) ha espresso sorpresa e rammarico per il servizio televisivo.  “Negli ultimi tre giorni – si afferma - nessun cittadino abkhazico ha attraversato la frontiera con la Georgia, essendo stata chiusa per decisione del presidente dell’Abkhazia”. Le autorità georgiane hanno smentito la dichiarazione, confermando che non solo la donna in questione, ma “molti abitanti dell’Abkhazia si recano regolarmente in Georgia per le cure mediche, che vengono offerte loro a titolo assolutamente gratuito”.

Per Iraklij Chikovani, capo ufficio stampa del premier di Tbilisi, il pericolo del coronavirus costringe le autorità a “rafforzare i controlli di frontiera, a causa del peggioramento della situazione epidemiologica nella regione dell’Abkhazia”. Gli abkhazi continuano invece a negare che nella zona vi sia una diffusione del virus.

La situazione in Georgia è piuttosto delicata: il numero dei positivi al virus ha superato le 100 unità, di cui una ventina sono le persone guarite; oltre 5mila sono costrette a osservare la quarantena. Nella regione di Kvemo Kartli, le due città di Bolnisi e Marneuli sono state completamente isolate con posti di blocco dell’esercito, a soli 50 chilometri da Tbilisi. La presidente della Georgia Salome Zurabishvili si è recata in questi giorni nella zona per ricevere informazioni direttamente dai militari.