Per la prima volta la giustizia libanese arresta un siriano per l'attentato a Tueni

Raid dell'aviazione israeliana a sud di Beirut: 2 feriti in un campo dell'Fplp.


Beirut (AsiaNews/Agenzie) – L'arresto di un siriano ritenuto coinvolto nell'assassinio di Gebran Tueni riempiva questa mattina le prime pagine dei giornali di Beirut, quando gli aerei con la stella di David sono tornati a compiere un raid sui cieli libanesi. A distanza di 18 mesi dall'ultima volta, l'aviazione israeliana ha attaccato, pochi chilometri a sud di Beirut, una base del filosiriano Fronte popolare di liberazione della Palestina, accusato di aver lanciato ieri 7 razzi Katiuscia dal Libano meridionale contro il nord di Israele. I razzi hanno colpito la zona di Kyriat Shmona. "Israele – ha detto un portavoce militare israeliano - ha il diritto di difendere i propri cittadini. Il governo libanese è responsabile per non aver smantellato le organizzazioni terroristiche".  

L'attacco sembra aver provocato solo 2 feriti, ma è stato definito da un portavoce del Fplp come "uno strumento" usato da Israele per sollevare la questione del disarmo delle milizie palestinesi in Libano, peraltro previsto dalla risoluzione 1559 dell'Onu.

A tenere banco sulle prime pagine dei giornali libanesi oggi era l'arresto del siriano Abdel-Kader, sospettato di essere coinvolto nell'attentato costato la vita a Gebran Tueni, deputato e direttore di An Nahar, il maggiore quotidiano il lingua araba di Beirut. "E' la prima volta che la giustizia libanese arresta un sospettato siriano", sottolinea oggi l'autorevole L'Orient Le jour.

Abdel-Kader, un venditore ambulante di 30 anni, è stato arrestato su mandato del giudice istruttore Rachid Mezher. La mattina dell'attentato di trovava a Mkalles, luogo dell'attentato. A rendere sospetta la sua situazione sono 2 chiamate che ha fatto col suo telefonino, prima e dopo l'esplosione. Con lui sono state interrogate altre 2 persone, anch'esse di nazionalità siriana.