Coronavirus: cancellati i pellegrinaggi alla Madonna di Sheshan
di Wang Zhicheng

La diocesi di Shanghai ha deciso la sospensione di tutti i pellegrinaggi nel periodo di maggio, in cui cade la festa di Maria aiuto dei cristiani (24 maggio). La decisione, in accordo con le autorità locali, serve ad “evitare assembramenti di persone che possono provocare un eventuale ritorno del virus”. Non si effettuerà neanche l’accoglienza di gruppi di pellegrini o singoli. L’invito a pregare da casa la Madonna perché metta fine alla pandemia.


Shanghai (AsiaNews) – A causa dell’epidemia di coronavirus, quest’anno saranno cancellati tutti i pellegrinaggi al santuario della Madonna di Sheshan (Shanghai). Ne dà notizia la diocesi di Shanghai, che ha deciso la sospensione di tutti i pellegrinaggi nel periodo di maggio.

Il santuario di Sheshan, a poche decine di chilometri dalla megalopoli, è il santuario mariano nazionale della Cina ed è dedicato a Maria, aiuto dei cristiani. In occasione della sua festa, il 24 maggio, centinaia di migliaia di cattolici cinesi vi si recano in pellegrinaggio dalle diverse province cinesi, ma anche dall’estero.

Nell’avviso della diocesi (datato 13 aprile 2020), si spiega che “l’epidemia di coronavirus si sta diffondendo in tutte le parti del mondo. Per collaborare con le autorità locali nel contenimento della pandemia, [occorre cercare di] evitare assembramenti di persone che possono provocare un eventuale ritorno del virus, in particolare il rischio di casi provenienti dall’estero. Per garantire la salute e la sicurezza dei fedeli, dopo lunghe riunioni la diocesi ha deciso di sospendere i pellegrinaggi che si svolgeranno nel mese di maggio”.

“Questo è il primo anno in cui il santuario viene chiuso con ragioni plausibili”, ha detto un fedele di Shanghai ad AsiaNews. “Gli altri anni – aggiunge - vi sono state chiusure e limitazioni di tipo politico”.

Con la sua Lettera ai cattolici cinesi del 2007, Benedetto XVI aveva istituito per il 24 maggio una Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina per domandare alla Madonna di Sheshan la forza nelle persecuzioni, l’unità fra le comunità cattoliche, l’impegno per il bene della società cinese. Per l’occasione, egli aveva anche composto una speciale preghiera.

Dal 2008 in poi, l’Ufficio affari religiosi di Shanghai e l’Associazione patriottica hanno opposto molti ostacoli al pellegrinaggio dei fedeli cinesi a Sheshan, dove si recano cattolici sotterranei e ufficiali, uniti nella stessa fede e devozione.

La diocesi di Shanghai ha anche precisato che saranno cancellati non solo i pellegrinaggi e “le attività religiose di massa”, ma “non si effettuerà neanche l’accoglienza dei gruppi di pellegrini o singoli”.

La Cina è stata il primo Paese – con epicentro a Wuhan (Hubei) – toccato dal Covid-19. In totale, essa ha registrato finora 85149 infetti e 4642 morti. Nella giornata di ieri vi sono stati 26 nuovi casi, dei quali 15 sono “importati”, ossia di cinesi provenienti dall’estero. Non vi sono stati nuove morti, anche se le autorità di Wuhan hanno “corretto” il numero di vittime in città, portandolo a 3869, aggiungendone 1.454 e sottraendone 164.

Dal 23 gennaio, quando la Cina ha dichiarato l’emergenza, tutte le chiese sono chiuse e rimangono chiuse anche adesso, che è terminata la stretta emergenza. La diocesi di Shanghai chiede a tutti i fedeli di “seguire l’esempio [vissuto] a Pasqua, di pregare nelle proprie case. A casa, rivolti alla Madonna di Sheshan, preghiamo la nostra Madre: volgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi, metti un fine a questa pandemia. Amen!”.