Kim Jong-un si complimenta con Xi Jinping per la lotta al coronavirus

È il secondo messaggio di sostegno alla Cina. Pyongyang dipende politicamente ed economicamente da Pechino. Crollo del commercio fra i due regimi. Kim ha bisogno delle forniture cinesi per ammodernare il suo Paese.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il leader nordcoreano Kim Jong-un si è complimentato con il presidente cinese Xi Jinping per i successi della Cina nella lotta al coronavirus. Lo ha rivelato ieri la Kcna, l’agenzia ufficiale di Pyongyang.

Kim aveva inviato già un messaggio al suo potente vicino a fine gennaio, subito dopo che Pechino si era decisa a lanciare l’allarme per il morbo. In esso egli esprimeva il suo sostegno a Xi, rendendosi disponibile a fornire aiuti.

Il regime nordcoreano dichiara che nel Paese non si registra alcun caso di infezione. Tuttavia esso ha chiuso subito i confini con la Cina, dove è esplosa la pandemia, adottando anche rigide misure di quarantena per le merci in entrata.

Tale decisione ha peggiorato la già difficile situazione economica di Pyongyang, alle prese con un embargo internazionale per le sue attività nucleari e missilistiche. La Cina è in sostanza il suo unico partner commerciale, da cui dipende per l’approvvigionamento di un gran numero di beni, soprattutto energetici.

Secondo il sito web 38 North, il commercio tra Corea del Nord e Cina è calato del 24% su base annua nei primi due mesi del 2020. Le esportazioni nordcoreane sono crollate del 74% a 10 milioni di dollari; le importazioni cinesi sono diminuite da 240 a 198 milioni di dollari.

La crisi pandemica ha fatto saltare la catena di approvvigionamento dei nordcoreani. Kim ha assoluto bisogno dell’appoggio (anche politico) della leadership cinese per mantenere a galla economicamente il suo Paese.

Daily NK, che aveva lanciato per primo la notizia della presunta malattia di Kim, riporta la ripresa di alcuni collegamenti tra Corea del Nord e Cina. Si tratta di treni merci cinesi che trasportano ferro e acciaio in violazione dell’embargo decretato dalle Nazioni Unite. Il materiale servirebbe per la costruzione di un nuovo ospedale nella capitale nordcoreana, uno dei grandi progetti infrastrutturali annunciati da Kim nei mesi scorsi.