Sacerdoti tornano nello Shanxi; il governo promette di difendere le proprietà della Chiesa

I sacerdoti, picchiati in precedenza, hanno ricevuto la chiave dell'edificio occupato come segno di buona volontà del governo a voler risolvere la questione.


Taiyuan (AsiaNews/Ucan) – Il governo di Tianjin ha promesso di riconoscere i diritti di proprietà della Chiesa per alcuni edifici della città. Nelle scorse settimane un gruppo di sacerdoti, suore e laici delle diocesi di Taiyuan e Yuci avevano occupato uno degli edifici e avevano subito pestaggi violenti da parte di "teppisti" che volevano espellerli.

P. Antonio Han Huide, procuratore della diocesi di Taiyuan ha detto che il vicesindaco di Tianjin ha verificato la validità dei reclami presentati dai sacerdoti e ha promesso di risolvere la disputa seguendo le direttive sulla politica religiosa del governo centrale. Come segno di buona volontà il vicesindaco ha consegnato ai sacerdoti la chiave dell'edificio che si trova nella via Jinbu, vicino alla stazione ferroviaria di Tianjin. Egli ha invitato i sacerdoti a usarla tutte le volte che giungono in città, ma ha chiesto loro di terminare l'occupazione e ritornare nello Shanxi, aspettando che il governo prepari i documenti per la cessione delle proprietà.

I fedeli di Taiyuan e Yuci temono però che anche queste nuove promesse finiscano in nulla. Negli anni scorsi due petizioni inviate dalle diocesi per reclamare il diritto sulle proprietà sono rimaste inascoltate.

Nei primi decenni del '900 diverse diocesi dell'interno avevano proprietà nella città di Tianjin. I proventi degli affitti servivano a finanziare le missioni più povere. Con l'avvento di Mao tutte le proprietà vengono confiscate. Ma con la nuova apertura di Deng Xiaoping il governo cinese vara alcune direttive per restituire le proprietà ai legittimi proprietari.

A Tianjin tutto questo non è mai avvenuto e le proprietà della chiesa sono state vendute, restaurate e affittate dal governo locale, intascandone i proventi.

Lo scorso 15 dicembre un gruppo di 50 fra sacerdoti, suore e laici di Taiyuan e Yuci hanno manifestato davanti al comune di Tianjin esigendo una risposta ufficiale. Il 16 un gruppo di 30 teppisti ha picchiato alcuni sacerdoti con sbarre di ferro, mattoni e bastoni. La polizia, giunta tardi sul luogo, ha lasciato fuggire i teppisti e invece di soccorrere i sacerdoti feriti, li ha portati alla stazione di polizia per interrogarli. I sacerdoti hanno deciso poi di occupare uno degli edifici contestati finché non ci fosse una risposta chiara del governo di Tianjin.