Card. O'Connor incontra il presidente dello Sri Lanka
di Sunil de Silva

Al centro del colloquio la pace con le Tigri Tamil. Rajapakse assicura il suo impegno per riprendere le trattative, ma rifiuta la sede europea come chiedono i ribelli.


Colombo (AsiaNews) – Il fragile processo di pace in atto in Sri Lanka è stato al centro dell'incontro di ieri tra il cardinale Cormac Murphy-O'Connor e il presidente Mahinda Rajapakse. L'arcivescovo cattolico di Westminster è nel Paese per visitare le zone colpite dallo tsunami, nel primo anniversario dalla catastrofe del 26 dicembre 2004.

Subito dopo l'elezione a novembre del nuovo capo di Stato nel Paese si è registrato un aumento degli attacchi delle Tigri per la liberazione dell'Eelam Tamil (Ltte). La recrudescenza delle violenze nelle ultime settimane ha ucciso circa 55 persone tra militari, ribelli e civili. Da 30 anni le Tigri lottano per l'autodeterminazione del nordest dell'isola. Il conflitto con le forze governative ha fatto più di 60 mila morti.

Alla domanda del cardinale su che tipo di appoggio si aspetta dalla comunità internazionale nel confitto che insanguina l'isola, il presidente ha risposto che questa deve far pressione sull'Ltte, perché cessi immediatamente le uccisioni e sieda al tavolo delle trattative.

Durante l'incontro Rajapakse ha ricordato di aver invitato le Tigri per trattare il processo di pace, ma di stare ancora aspettando risposta. Egli ha poi ribadito che le discussioni devono tenersi in Sri Lanka e non in un Paese europeo come chiede Ltte. Il processo di pace è in stallo dal 2003. Un cessate-il-fuoco è in vigore dal 2002.

Dal canto suo il card. O'Connor ha garantito al presidente che "la comunità britannica e io siamo molto vicini a lei e alla popolazione dello Sri Lanka nel tentativo di portare la pace a questa bellissima isola".

Per quanto riguarda la questione delle conversioni e della libertà religiosa nel Paese, il presidente aveva annunciato – durante una visita ai monaci buddisti di Kandy, subito dopo l'elezione - l'intenzione di rendere effettivo il Consiglio consultivo religioso per risolvere i contenziosi che possono nascere in materia.

Il capo di Stato ha poi espresso il suo dispiacere per l'omicidio del cattolico Joseph Pararajasingham, parlamentare del partito Tamil National Alliance. L'uomo è stato ucciso nella cattedrale di Batticaloa durate la messa di mezzanotte il 24 dicembre scorso. Rajapakse ha condannato l'assassinio, commesso inoltre in un giorno così sacro per i cristiani.