Pyongyang minaccia azioni 'terrificanti' durante le elezioni Usa

È una risposta alle “interferenze” di Washington negli affari intercoreani. Gli Stati Uniti hanno criticato la decisone della Corea del Nord di interrompere le comunicazioni con il Sud per il lancio di volantini diffamatori. Per l’amministrazione Trump, il congelamento delle tensioni nella penisola coreana è un successo da giocarsi nelle presidenziali di novembre.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Se l’amministrazione Trump non cesserà di immischiarsi negli affari intercoreani, la Corea del Nord è pronta a compiere azioni “terrificanti” durante le elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti. Lo ha dichiarato oggi Kwon Jong-gun, direttore del Dipartimento per gli affari americani del ministero degli Esteri di Pyongyang, senza fornire ulteriori dettagli.

Nella sua minaccia, l’alto funzionario nordcoreano fa riferimento al disappunto espresso da Washington per la decisione della Corea del Nord di interrompere le comunicazioni militari e diplomatiche con il Sud lo scorso 9 giugno. La misura è una ritorsione per il lancio in territorio nordcoreano di volantini diffamatori da parte di dissidenti riparati al Sud. I depliant sono fatti volare oltreconfine mediante palloni aerostatici.

Per il presidente Usa Donald Trump, il congelamento delle tensioni nella penisola coreana è stato finora un successo da giocarsi nelle elezioni. L’inquilino della Casa Bianca si è incontrato due volte (nel 2018 e nel 2019) con il leader nordcoreano Kim Jong-un. Da quel momento in poi, Pyongyang non ha più compiuto esperimenti nucleari e ha limitato i test missilistici. Le due parti non hanno raggiunto però un accordo per ulteriori negoziati, con i nordcoreani che chiedono la cancellazione immediata delle sanzioni internazionali nei loro confronti, e gli Usa che vincolano tale decisione alla completa denuclearizzazione della Corea del Nord.