Hong Kong, schiaffo a Pechino: oltre 600mila votanti alle primarie democratiche

L’opposizione democratica ha scelto i candidati alle elezioni di settembre per il rinnovo del Parlamento locale. Organizzatori: L’alta affluenza al voto rappresenta una bocciatura della legge sulla sicurezza voluta da Pechino. Benny Tai: il fronte pro-democrazia può vincere più di 45 seggi. Se squalificati dalle autorità, i vincitori delle primarie nomineranno il loro sostituto.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Oltre 600mila persone hanno votato nel weekend alle primarie organizzate dal fronte democratico per scegliere i candidati alle elezioni parlamentari di settembre. I risultati finali saranno resi noti oggi. I votanti hanno sfidato le autorità pro-Pechino, secondo cui la partecipazione al voto poteva costituire una violazione della nuova legge sulla sicurezza.

Per gli organizzatori, l’alta affluenza (si attendevano 170mila partecipanti) rappresenta una bocciatura del provvedimento voluto da Pechino. Entrato in vigore il 30 giugno, esso introduce i reati di separatismo, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere.

Il Partito comunista cinese ha imposto la nuova normativa per soffocare il movimento democratico, che da un anno manifesta per l’autonomia di Hong Kong dalla madrepatria e per il mantenimento del suo sistema liberale.

Benny Tai, co-fondatore nel 2014 del movimento Occupy Central, e uno degli organizzatori delle primarie democratiche, ha dichiarato oggi che le forze pro-democrazia potrebbero ottenere più di 45 seggi nel nuovo Legco (il Parlamento locale), conquistando una solida maggioranza. Per Tai, parte dell’elettorato che finora ha votato per i partiti legati alla madrepatria è contrario alla legge sulla sicurezza, e si schiererà con l’opposizione democratica.

Tra gli esponenti del fronte democratico vi è però il timore che l’esecutivo locale, spinto dal governo cinese, decida di squalificare i candidati democratici. Al riguardo, Tai ha annunciato che in caso di squalifica i vincitori delle primarie potranno nominare i loro sostituti.