​Meno repressione e meno restrizioni per Covid-19 e cresce il traffico di droga

Montagne di cristalli di metanfetamina sono state sequestrate quest'anno in Thailandia per l’allentamento della repressione da parte del governo del Myanmar e delle restrizioni per contenere la pandemia.


Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Montagne di cristalli di metanfetamina o "ghiaccio" sono state sequestrate quest'anno a causa della forte repressione in Myanmar, causando un afflusso di droga in Thailandia, ha detto il segretario generale dell'Ufficio thailandese del Consiglio di controllo dei narcotici (ONCB) Niyom Termsrisuk.

Egli ha riferito che l'ultima spedizione di metanfetamina è stata intercettata sabato quando un camion a sei ruote è stato fermato per una controllo in un posto di blocco nel distretto di Phun Phin, a Surat Thani. Quaranta sacchi contenenti circa 1.200 chilogrammi di metanfetamina  sono stati trovati sotto sacchi di sterco di mucca nel camion. Tre uomini sono stati arrestati.

La metanfetamina viene trafficata attraverso la Thailandia più frequentemente e in quantità maggiori perché le scorte di droga si sono accumulate nelle basi di produzione, ha detto il segretario generale dell'ONCB.

All'inizio di quest'anno, ha aggiunto Niyom Termsrisuk , il traffico di metanfetamina era stato in gran parte bloccato, oltre che per la repressione da parte del governo del Myanmar, anche dalle restrizioni imposte per contenere la diffusione di Covid-19, con conseguente rapido aumento delle scorte. Ora, la repressione e le restrizioni per la pandemia sono diminuite e i trafficanti hanno ripreso la distribuzione.

Le operazioni di intelligence hanno rivelato che dall'inizio del 2020 ci sono state 17 consegne di oltre 11 tonnellate di metanfetamina attraverso la Thailandia. La maggior parte della droga sequestrata era diretta a sud, per essere trasportata via mare verso Paesi come Malesia, Indonesia, Filippine, Giappone e Australia.

Oltre quattro tonnellate di metanfetamina sono state sequestrate dalle autorità del Myanmar. Si riteneva che la droga stesse per essere consegnata attraverso la Thailandia. "E dal momento che la Thailandia confina con le zone di produzione del Triangolo d'oro ed è un centro di rotte di comunicazione terrestre, aerea e marittima, è difficile evitare di essere una via di transito verso altre regioni”.

Secondo un'analisi dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la Thailandia e altri Paesi nel bacino del Mekong stanno affrontando problemi più gravi sul traffico di droga, in particolare la metanfetamina, a causa della proliferazione di droghe sintetiche in Oriente e Sud-est asiatico.