Pechino, cresce la produzione: economia post-Covid 19 in recupero

L’indice Pmi Caixin/Markit raggiunge i massimi dal 2011. La ripresa è trainata dai consumi interni e dalle esportazioni. Previsto un ulteriore miglioramento entro fine anno. Il mercato del lavoro rimane però ancora debole.


Pechino (AsiaNews) – L’indice manifatturiero (Pmi) Caixin/Markit, che misura l’attività delle piccole e medie imprese, è passato da 52,8 punti a luglio a 53,1 ad agosto. È il massimo livello raggiunto dal 2011, segno di un notevole miglioramento della produzione industriale dopo la contrazione provocata dalla pandemia di coronavirus nel primo trimestre dell’anno.

L’indice Pmi ufficiale, che tiene conto delle imprese di maggiori dimensioni, ha avuto un leggero calo a 51,0 (a luglio si era attestato a 51,1), ma è rimasto in territorio positivo: un punteggio superiore a 50 è infatti sintomo di crescita economica.

Con l’exploit dello scorso mese, la produzione manifatturiera è aumentata per il quarto mese di fila. L’incremento dei consumi interni e della domanda dall’estero, favoriti da un rallentamento dell’emergenza Covid-19, stanno contribuendo al recupero economico del gigante asiatico.

Le previsioni sono per un ulteriore miglioramento dell’economia da qui a fine anno, grazie anche alla crescita registrata nei servizi. Il problema è che l’aumento di produzione non si è ancora tradotto in un incremento dei posti di impiego. Il mercato del lavoro rimane “debole”. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice di occupazione nelle industrie è rimasto in territorio negativo per l’ottavo mese consecutivo (49,4 in agosto, rispetto a 49,3 il mese precedente). Nello stesso arco di tempo, anche quello degli altri settori ha visto un lieve progresso, da 48,1 a 48,3 punti.