Al Azhar: Un ‘atto criminale’ ripubblicare le vignette su Maometto di Charlie Hebdo

La massima istituzione sunnita condanna il gesto del settimanale satirico francese, che ha ripubblicato le vignette del 2015 per celebrare l’inizio del processo legato agli attentati terroristi al giornale e al supermercato kosher il 7 e il 9 gennaio 2015. Per Al Azhar le vignette rafforzano “il discorso dell’odio”; per Charlie Hebdo è il rifiuto a “rinunciare alle nostre libertà”.


Parigi (AsiaNews) – Ripubblicare le vignette caricaturali su Maometto da parte di Charlie Hebdo è un “atto criminale”: è quanto afferma l’università di Al Azhar, massima istituzione del mondo sunnita nel mondo islamico. Sul profilo Facebook dell’Osservatorio per la lotta contro l’estremismo, a cura di Al Azhar, si legge: “Insistere sull’atto criminale di ripubblicare queste caricature offensive rafforza il discorso dell’odio e attizza l’emozione dei credenti”.

Le vignette su Maometto, pubblicate prima in Danimarca e poi a Parigi nel 2012 e 2015, hanno portato a degli attentati terroristi alla redazione del giornale e ad un supermercato ebraico kosher, l’Hyper Cacher.

Il 7 gennaio 2015 vi è stato assalto alla redazione, in cui sono morte 11 persone; nella fuga è stato ucciso un poliziotto. Il giorno dopo è stato ucciso un altro poliziotto; il 9 gennaio sono morte quattro all’Hyper Cacher. In tutti questi casi gli autori sono stati i fratelli Said e Cherif Kouachi, insieme a Amedy Coulibaly, poi uccisi in uno scontro con la polizia.

Ieri si è aperto il processo sui due attentati. Gli imputati sono 14 persone accusate di complicità con i terroristi ormai uccisi. Tre di loro vengono processate in contumacia.

Per sottolineare l’apertura del processo, Charlie Hebdo ha ripubblicato le caricature di Maometto che sarebbero state la causa dell’assalto terrorista. Nel mondo islamico radicale, pubblicare immagini del profeta è considerato un atto blasfemo.

L’avvocato di Charlie Hebdo, Richard Malka, ha sottolineato “lo spirito” con cui le vignette sono state ripubblicate: “il rifiuto a rinunciare alle nostre libertà”.

Secondo un sondaggio voluto dal giornale satirico, il 59% dei francesi danno ragione a Charlie Hebdo per aver ripubblicato le vignette; in ogni caso, il 69% dei francesi musulmani intervistati stima che la pubblicazione è “una provocazione inutile”.