Mindong, p. Liu Maochun da 17 giorni sequestrato per costringerlo ad aderire alla ‘Chiesa indipendente’
di Bernardo Cervellera

Il sacerdote sotterraneo è stato rapito da membri dell’Ufficio affari religiosi. Non è la prima volta che viene arrestato. Il padre, 86 anni, e la madre, 70 anni, sono bisognosi della sua assistenza. Almeno 20 sacerdoti della diocesi subiscono pressioni per firmare l’adesione alla “Chiesa indipendente”.


Roma (AsiaNews) – P. Liu Maochun, 46 anni, sacerdote della diocesi di Mindong (Fujian), è da 17 giorni nelle mani dell’Ufficio affari religiosi. P. Liu non è riconosciuto come sacerdote perché appartiene alla Chiesa non ufficiale e si rifiuta di sottoscrivere l’adesione alla Chiesa indipendente (e sottomessa al Partito comunista cinese).

Nel tardo pomeriggio del primo settembre, p. Liu era andato a visitare alcuni malati all’ospedale. All’uscita, verso le 18.30 un gruppo di persone, inviate dall’Ufficio affari religiosi, lo ha arrestato e portato in un luogo sconosciuto. Ancora oggi non si sa dove lo tengano segregato. I familiari hanno fatto pressione per avere notizie su di lui, ma senza successo. Le autorità hanno solo confermato che egli è nelle mani dell’Ufficio affari religiosi.

Il papà di p. Liu ha 86 anni ed è molto malato ed ha mobilità ridotta; anche la madre, 70 anni, e malata: entrambi necessitano del suo aiuto.

Secondo informazioni provenienti da Mindong, diversi sacerdoti - almeno 20 – si rifiutano di aderire alla “Chiesa indipendente”. Per questo essi sono sotto la continua pressione del governo locale e sono stati privati della libertà di curare i fedeli. Tali pressioni sono diventati maggiori nell'imminenza di un possibile rinnovo dell'accordo sino-vaticano.

P. Liu Maochun non è nuovo agli arresti. Già negli anni passati ha subito imprigionamenti e tentativi di lavaggio del cervello.

Problemi e pressioni riguardano anche il vescovo di Mindong, mons. Vincenzo Guo Xijin, considerato una delle “vittime” dell’accordo sino-vaticano che firmato due anni fa, è in scadenza nei prossimi giorni. La diocesi di Mindong, con una sovrabbondanza di fedeli e clero della comunità non ufficiale, è divenuta una specie di “progetto pilota” per l’attuazione dell’accordo. In seguito ad esso e all’eliminazione della scomunica al vescovo ufficiale Vincenzo Zhan Silu, su richiesta di papa Francesco mons. Guo ha accettato di essere retrocesso a vescovo ausiliare per lasciare la sede di ordinario a mons. Zhan.

Ma mons. Guo, non avendo firmato l’adesione alla Chiesa indipendente non è stato riconosciuto dal governo. Per fare pressione su di lui, il governo ha cercato di espellerlo dall’episcopio. Timoroso della cattiva pubblicità internazionale, non lo ha buttato fuori, ma ha decretato che alla casa del vescovo siano tagliati luce ed acqua.