Riappare Chen Qiushi, ma sotto controllo: aveva descritto l’orrore di Wuhan
di Wang Zhicheng

L’ex avvocato per i diritti umani, divenuto video-reporter, era scomparso dopo due settimane a Wuhan, dove documentava quanto stava succedendo in città: infezioni, morti, ospedali al collasso, forni crematori, ecc. Egli non è il solo giornalista ad essere scomparso.


Pechino (AsiaNews) – L’avvocato e giornalista cittadino Chen Qiushi, scomparso mentre diffondeva reportage su Wuhan durante il pieno della pandemia, è riapparso dopo sette mesi: vive con i suoi parenti a Qindao, ma è sotto stretta sorveglianza.

Chen, 35 anni, si era trasferito a Wuhan, l’epicentro dell’epidemia da coronavirus, verso la fine di gennaio. Voleva documentare tutto quanto succedeva nella città: le infezioni, i morti, gli ospedali pieni di pazienti fino allo spasimo, i funeral parlour che lavoravano giorno e notte per bruciare i cadaveri, ecc.

Ma il 7 febbraio egli è scomparso: un video della madre, diffuso sul suo account di Twitter, chiede appunto notizie su di lui.

Ieri, Xu Xiaodong, esperto di arti marziali e amico di Chen, ha diffuso un video in cui si dice che Chen è in buona salute ed è “sotto stretta sorveglianza in una residenza obbligatoria”. Tale residenza è la casa dei genitori di Chen a Qingdao (Shandong).

Chen Qiushi non è nuovo nell’avere problemi con le autorità. Ex avvocato per i diritti umani, egli si è re-inventato come video-reporter ed è divenuto famoso per i suoi reportage sulle manifestazioni di Hong Kong lo scorso anno. Ma questo gli ha creato problemi e, ritornando in Cina, ha dovuto promettere il silenzio, la cancellazione del suo lavoro e dei suoi account sui social media, dove era seguito da più di 700mila persone.

Chen è solo uno dei tanti giornalisti “scomparsi” a Wuhan mentre riportavano notizie e video della pandemia. Durante la pandemia la Cina ha operato una vera e propria guerra contro il “virus dell’informazione indipendente”. Agli inizi di febbraio sono scomparsi i due famosi blogger Fang Bin e Li Zehua.

Li è riapparso verso la fine di aprile; di Fang non si sa ancora nulla. Un’altra giornalista cittadina, Zhang Zhan è stata tenuta in custodia delle forze dell’ordine di Wuhan fino a maggio. Ora si trova a Shanghai ed è accusata di “sollevare discussioni e provocare problemi”, un crimine molto usato per mettere sotto silenzio gli attivisti.