Jharkhand, tribali cristiani attaccati con la (falsa) accusa di aver sgozzato una vacca
di Nirmala Carvalho

Le vittime malmenate, tosate e costrette a cantare “Jai Shri Ram (Vittoria al Lord Ram)”. Gli assalitori provenienti da alcuni villaggi della zona. La polizia ha fermato quattro persone, altre 10 risultano ricercate. Attivista cristiano: gruppi estremisti che colpiscono con accuse false e prove pretestuose, favorite da amministrazioni radicali.


Delhi (AsiaNews) - Con l’accusa (pretestuosa) di aver sgozzato un animale, un gruppo di “protettori delle vacca sacra” ha attaccato alcuni tribali cristiani Dalit di un villaggio nello Stato di Jharkhand, malmenandoli, tosandoli e costringendoli a cantare “Jai Shri Ram” (Vittoria a lord Ram). È quanto denuncia ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), il quale spiega che il fatto è avvenuto il 16 settembre scorso, ma la notizia è emersa solo il 25 in seguito alla denuncia dell’attivista ed ex membro del consiglio distrettuale Neel Justin Beck. 

In India la vacca è considerata sacra ed è un tema sensibile per la maggioranza indù. Accadono di frequente episodi di violenza nei confronti delle minoranze che ne macellano la carne; di solito, le vittime principali sono i musulmani, ma non mancano episodi che coinvolgono i cristiani. Questa volta a subire l’attacco sono stati sette cristiani di un’area tribale nello Jharkhand, con l’accusa - avanzata senza alcuna prova al riguardo - di aver sgozzato un animale. 

Deepak Kullu, 26enne tribale cristiano di Bherikudar, nel distretto di Simdega, circa 145 km a sud-ovest di Ranchi, riferisce di un gruppo di oltre 25 persone armate di bastoni e mazze entrati nel villaggio alle prime ore della mattina. Dalle prime informazioni, il gruppo era composto da persone che vivono nei villaggi della zona. In un primo momento hanno attaccato Raj Singh Kullu e lanciato parole offensive sulla casta della moglie Jacqueline Kullu. Alla richiesta di spiegazioni hanno “iniziato ad urlare e accusarci di aver sgozzato una vacca”. 

Il gruppo ha continuato ad attaccare e colpire, mostrando anche un video (con tutta probabilità un falso o preparato ad arte) in cui un vecchio di un villaggio vicino afferma di aver testimoniato all’uccisione degli animali. Trascinati a forza nel villaggio di Mahato Tola, distante mezzo chilometro, sono stati malmenati e costretti a cantare “Jai Shri Ram”. 

La polizia, chiamata dagli assalitori che hanno subito ferite lievi e non sono dovute ricorrere a cure mediche, ha perquisito le case dei cristiani ma non ha trovato alcuna prova del misfatto. Il giorno successivo è stata la donna cristiana, Jacqueline Kullu, a sporgere denuncia per l’attacco come conferma il soprintendente di polizia del distretto di Simdega Shams Tabrez. Gli agenti hanno fermato quattro persone e altre 10 sarebbero al momento ricercate. 

“I tribali cristiani - riferisce ad AsiaNews Sajan K George - sono di tanto in tanto attaccati da gruppi di ‘protettori delle vacche’ affiliati all’estrema destra, con accuse false e prove pretestuose di aver sgozzato animali. La questione della protezione delle vacche è un pretesto nelle loro mani, oltre che in quello di amministrazioni locali” che sostengono, in modo tacito o aperto, gli abusi. Eventi già successi nello Jharkhand, dove “tribali cristiani sono stati uccisi da questi gruppi di vigilanti”.  

Il fenomeno della “induizzazione” dei tribali, prosegue l’attivista cristiano, è iniziata “decenni fa con l’avanzare di leader politici di destra” e si è rafforzata con aggressioni, violenze, attacchi mirati e “la negazione dei diritti insiti nella cultura della popolazione tribale”. In alcuni Stati non vi sono leggi specifiche che puniscono l’uccisione di capi di bestiame, tuttavia con l’ascesa del Bjp si è assistito a una progressiva reintroduzione delle norme punitive e “lo stesso Jharkhand ha assistito a diversi episodi di linciaggio dei popolazioni tribali e musulmani” innescati da motivi pretestuosi.