Dili: Sostegno a lavoratori e imprese per superare l’emergenza Covid
di Mathias Hariyadi

Il governo punta a riportare i livelli di reddito a quelli pre-pandemia entro due anni. Nel 2020 previsto un crollo del Pil del 6%. Si punta alla promozione del capitale umano; investimenti in ambito sociale ed educativo. Pareri discordanti sul recupero dell’economia timorese.


Dili (AsiaNews) – Sostegno diretto ai lavoratori e alle imprese per riportare i livelli di reddito a quelli pre-pandemia nel giro di due anni. È la ricetta economica del governo per superare l’emergenza Covid-19.

La crisi del coronavirus ha aggravato le difficoltà economiche del Paese, già segnato negli ultimi tre anni da una profonda crisi politica. L’impatto della pandemia è stato contenuto a livello sanitario (28 casi di contagio, finora, e nessun decesso), ma per quest’anno la locale Banca centrale prevede una contrazione del Pil del 6%.

L’intervento statale, nelle prime fasi della pandemia, ha limitato il calo dell’occupazione; il taglio delle ore di lavoro ha ridotto però il reddito disponibile dei lavoratori salariati. L’esaurimento della prima tranche di aiuti pubblici, accompagnato dal crollo della domanda interna per il lockdown,  ha costretto poi molte imprese a chiudere.

I settori più colpiti sono quelli turistico e della ristorazione. In difficoltà anche i lavoratori autonomi e gli enti e le imprese che fanno affidamento sulla manodopera straniera, tornata in patria allo scoppio della crisi.

Dopo aver assestato il mercato del lavoro, le autorità vogliono raddoppiare la spesa pubblica nei prossimi cinque anni per risolvere i tanti problemi strutturali del Paese. Quella di Timor Est è ancora un’economia di “sussistenza”, con larghe sacche di povertà, che fatica a modernizzarsi. Lo Stato, dipendente dai proventi della vendita di gas e petrolio, e dagli aiuti internazionali, ha un peso eccessivo nel sistema produttivo nazionale. Le disparità nella distribuzione della ricchezza rimango ampie, e manca un efficiente sistema di protezione sociale.

Il governo punta a creare nuovi posti di lavoro, consolidare gli investimenti pubblici in ambito educativo, sanitario, abitativo e nella creazione di una vera rete di assistenza sociale. Esso vuole anche trasformare il sistema produttivo favorendo la promozione del capitale umano.

Le previsioni sul recupero dell’economia timorese sono discordanti. In un report pubblicato ieri dalla Banca mondiale, la crisi pandemica produrrà quest’anno 38 milioni di nuovi poveri nella regione Asia-Pacifico: Timor Est è tra i Paesi considerati nello studio. Al contrario,  secondo l’agenzia di rating Fitch, nel 2021 Dili registrerà un significativo recupero, con una crescita economica tra il 5 e il 5,5% .