Dossier: Cosa pensano i cinesi dell’Accordo fra Cina e Vaticano

Roma (AsiaNews) – In questi giorni si discute molto sull’Accordo sino-vaticano, firmato due anni fa, ormai scaduto e in procinto di essere rinnovato (almeno secondo il desiderio della Santa Sede). I media sono pieni di dichiarazioni di cardinali, monsignori anonimi, sinologi, politici di destra e sinistra… Ma non vi sono cinesi! Perfino a livello diplomatico, la Cina, attraverso il suo ministero degli Esteri è piuttosto sobria e vaga. Ma soprattutto nel dibattito mancano le voci dei cattolici cinesi, relegati spesso a qualche comunicazione e commento in lingua cinese e per questo difficile da far circolare.

Per dare voce ai cinesi, nelle scorse settimane AsiaNews ha lanciato un’inchiesta fra vescovi, sacerdoti e fedeli laici in Cina, domandando loro di raccontare come è cambiata la vita delle loro comunità e come è vissuta la loro fede dopo il famoso Accordo.

Ne è emerso il ricco dossier dal titolo “L'Accordo Cina-Vaticano due anni dopo”.  Esso è disponibile sul numero cartaceo di agosto- settembre della rivista di AsiaNews e nella sezione “Dossier” della homepage (in quattro lingue).

Diciamo subito che le testimonianze raccolte mostrano che i cattolici cinesi non sono entusiasti dell’Accordo, come invece lo sono diversi sinologi nostrani, anche se vedono qualche beneficio, soprattutto nel frenare l’emorragia di vescovi illeciti.

Come dice sempre papa Francesco, per costruire occorre partire dalle periferie. Queste testimonianze dalle periferie della libertà, sono uno strumento fondamentale per non riposare nell’ideologia, ma piantare bene i piedi nel realismo. (B.C.)