Rakhine, l’Arakan Army rivendica il sequestro di tre candidati della Nld

Daw Ni Ni May Myint, Daw Chit Chit Chaw e U Min Aun erano impegnati in un appuntamento della campagna elettorale a Taungup. Per il loro rilascio i rapitori chiedono la liberazione dei politici Rakhine fermati in passato e degli studenti arrestati per le recenti proteste. I ribelli definiscono la Nld “un regime autoritario con un manto democratico”.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) - I ribelli buddisti dell’Arakan Army (Aa) hanno rivendicato il sequestro, la scorsa settimana, di tre candidati alle elezioni di novembre della Lega nazionale per la democrazia (Nld) impegnati in campagna elettorale a Taungup, nel sud dello Stato Rakhine. Il 20 ottobre il gruppo ha inoltre precisato che i tre non verranno rilasciati sino a che il governo non libererà tutti i politici Rakhine e i civili della stessa minoranza etnica detenuti per “affiliazione” con l’Aa, insieme agli studenti arrestati perché manifestavano per la pace. 

I tre sequestrati sono Daw Ni Ni May Myint, Daw Chit Chit Chaw e U Min Aung e concorrono per un posto alla Camera, al Senato e al Parlamento dello Stato Rakhine alle elezioni di novembre per la cittadina di Taungup. Autori del sequestro alcuni membri dell’Arakan Army in abiti civili, che hanno fermato il trio durante una tappa della campagna elettorale al villaggio di Hpaung Kha il 14 ottobre. Daw Ni Ni May Myint e U Min Aung sono parlamentari uscenti, in cerca di conferma. 

Secondo alcune testimonianze, i membri dell’Aa hanno abusato e malmenato i candidati sequestrati, prendendoli a schiaffi, calci e bollandoli come “traditori” e “pugnalatori alle spalle”. Gli assalitori li hanno inoltre privati dei vestiti con i simboli della Nld, sequestrando telefoni, bandiere di partito e fondi elettorali a loro disposizione. I tre, etichettati anche come “disonesti” e “burattini traditori dei birmani”, sono stati sottoposti a interrogatorio e la loro liberazione, si legge in una nota, sarà a completa discrezione dei vertici del gruppo ribelle Arakan. Per il portavoce del gruppo Khaing Thu Kha essi “non sono altro che disturbatori della rivoluzione, collaborazionisti” dell’esercito birmano che è protagonista “di torture e uccisioni ai danni del civili”. 

Il portavoce della Nld Myo Nyunt definisce inappropriata come arma di lotta politica quella del sequestro adottata dall’Aa, punendo o arrestando chiunque abbia una opinione diversa dalla propria. Inoltre, i candidati del partito agiscono in accordo con la legge mentre girano per le varie cittadine e villaggi per fare campagna elettorale. Per questo condanna con forza i rapimenti, definendoli “una minaccia” volta a colpire in primis “la campagna elettorale della Nld”. Dato che l’Aa è un movimento fuorilegge e non vi possono essere contatti, egli si affida alla mediazione del governo per ottenere il rilascio dei propri iscritti. 

Da anni lo Stato occidentale di Rakhine è teatro di un conflitto fra esercito governativo del Myanmar e soldati del gruppo ribelle buddista Arakan Army (Aa). A questo si innescano le violenze contro la minoranza musulmana Rohingya, perseguitata dalla maggioranza buddista. L’Arakan Army accusa il governo guidato dalla Nld e la sua leader, la Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, di incoraggiare l’arresto di civili, gli attacchi oltre che di “collaborazionismo” con l’esercito. I militari birmani avrebbero commesso “crimini di guerra” contro il popolo e il partito è “un regime autoritario con un manto democratico”.