Il tifone Vamco paralizza Manila

Colpita ancora l’isola di Luzon. Al momento si contano un morto e tre dispersi. A Marikina 40mila abitazioni sono sommerse. È il 21° ciclone a sferzare quest’anno il Paese. A causa del cambiamento climatico, i tifoni sono sempre più potenti e durano più a lungo.


Manila (AsiaNews/Agenzie) – Le piogge torrenziali provocate dal tifone Vamco hanno investito stamane l’isola di Luzon, paralizzando parti della capitale. Al momento si contano un morto e tre dispersi; a causa delle inondazioni migliaia di persone aspettano le squadre di soccorso sui tetti delle case. Le autorità della città di Marikina hanno informato che 40mila abitazioni sono sommerse.

Vamco ha perso ora d’intensità. Si muove attraverso Luzon – dove vive metà della popolazione del Paese, circa 108 milioni di persone – in direzione del Vietnam; ha una velocità costante di 130 km/h, con raffiche che raggiungono i 215 km/h.

È il 21° ciclone che colpisce quest’anno le Filippine. A inizio mese Goni, il più potente al mondo nel 2020, ha causato 25 morti a Luzon; 370mila persone sono state evacuate dalle aree disastrate. A ottobre l’area era stata sferzata da Molave, che aveva provocato 22 morti.

Novembre non dovrebbe essere più periodo di tifoni nel sud-est asiatico. Secondo uno studio dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’università nipponica di Okinawa, il riscaldamento dei mari generato dal cambiamento climatico rende gli uragani più potenti e li fa durare più a lungo. Data la loro forza sempre più devastante, anche le aree interne subiscono danni ingenti, non solo quelle costiere.