Biden: Rimarranno i dazi contro Pechino. E anche ‘America First’

Confermate le aspettative. Finora i cinesi hanno importato solo il 56% dei prodotti che si sono impegnati ad acquistare con la “fase uno” dell’accordo commerciale. Il presidente eletto si opporrà alle “pratiche abusive” della Cina. Decisione sulle tariffe solo dopo consultazioni con gli alleati. Le pressioni del Congresso.


Washington (AsiaNews/Agenzie) – Joe Biden non cancellerà subito la “fase uno” dell’accordo commerciale siglato da Donald Trump con la Cina e non rimuoverà i dazi imposti sui prodotti cinesi. Lo ha rivelato ieri il presidente eletto Usa in un’intervista al New York Times, confermando le aspettative per una sostanziale continuazione delle attuali politiche verso il gigante asiatico.

L’amministrazione Trump ha imposto dazi su 295 miliardi di euro in beni importati dalla Cina, scatenando una guerra commerciale tra le due potenze. Washington accusa Pechino di infrangere in modo sistematico le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio rubando segreti tecnologici e industriali, e sussidiando in modo massiccio le imprese cinesi (pubbliche e private).

Per trovare una soluzione alla crisi, lo scorso gennaio le due parti hanno firmato un accordo preliminare con il quale il gigante asiatico si è impegnato ad acquistare circa 184 miliardi di euro in beni e servizi dagli Stati Uniti entro la fine del 2021. Secondo il Peterson Institute for International Economics, nei primi 10 mesi del 2020 i cinesi hanno importato solo il 56% dei prodotti che si sono impegnati a comprare. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo è dovuto anche allo scoppio della pandemia da coronavirus.

Biden ha affermato che si opporrà alle “pratiche abusive” della Cina, e che esaminerà i termini del preaccordo con Pechino. Riprendendo lo slogan del presidente in carica, egli ha precisato che farà di tutto perché si “investa prima in America”.

Il leader democratico fa presagire però un cambio di approccio rispetto a Trump: “La strategia migliore verso la Cina è quella che ci mette in sintonia tutti i nostri alleati, o almeno quelli che una volta lo erano”. La sua intenzione è dunque di sentire i partner asiatici ed europei prima di prendere una decisione sui dazi.

Per gli analisti cinesi, Pechino è consapevole del fatto che le relazioni con Washington non possono essere riportate all’era pre-Trump. Democratici e repubblicani al Congresso vogliono mantenere alta la pressione, non solo sul commercio, ma anche sul rispetto dei diritti umani e dell’autonomia di Hong Kong.