Colombo: eolico ‘danese’ e pneumatici ‘cinesi’ per rilanciare l’economia
di Melani Manel Perera

Inaugurata la prima centrale eolica statale: produrrà 100 megawatt e farà risparmiare 20 miliardi di litri di gasolio in 20 anni. Un’azienda cinese costruirà una fabbrica di gomme per auto vicino al porto gestito da Pechino. Cresce la dipendenza del Paese dal gigante asiatico.


Colombo (AsiaNews) – Il premier Mahinda Rajapaksa ha inaugurato ieri la prima centrale eolica statale per la produzione di energia elettrica. Il Thambapavani Power Plant di Mannar (Provincia del nord-ovest) ha una capacità di 100 megawatt; è costituto da 30 turbine posizionate in un tratto di costa lungo 12,5 km.

Costruito dalla danese  Vesta Asia Pacific, l’impianto eolico è costato 165 milioni di euro, finanziato in parte con un prestito della Asian Development Bank. Secondo il ministro dell’Energia Dullas Alahapperuma, l’elettricità prodotta da questa centrale farà risparmiare 20 miliardi di litri di gasolio in 20 anni.

Ieri il governo ha annunciato anche la costruzione di una grande fabbrica di pneumatici da parte di un’azienda cinese: il primo investimento produttivo di Pechino nel Paese, con un costo di 248 milioni di euro. Lo stabilimento crescerà nei pressi del porto meridionale di Hambantota, alla cui costruzione ha partecipato anche la Cina: in cambio dell’estinzione del debito, pari a circa un miliardo di euro, le autorità di Colombo lo hanno affittato nel 2017 a un’azienda di Stato cinese per 99 anni. Il ministro dell’Informazione Keheliya Rambukwella ha precisato che l’80% della produzione sarà destinato all’export, e la restante parte al mercato interno.

Malgrado i debiti contratti negli anni, le autorità continuano ad ampliare la cooperazione commerciale con entità cinesi. Lo Sri Lanka è considerato uno snodo fondamentale della Belt and Road Initiative, il mega-progetto di Pechino per controllare le rotte commerciali mondiali.

Alcune settimane fa, il primo ministro ha rivelato il budget per il prossimo anno. Esso fa affidamento sugli investimenti che dovrebbe attrarre il progetto di costruzione del nuovo porto di Colombo, sempre finanziato con soldi cinesi.

Nei suoi anni da presidente, tra il 2005 e il 2015, Mahinda Rajapaksa ha accumulato debiti chiedendo finanziamenti alla Cina per realizzare grandi infrastrutture, in alcuni casi risultate inutili. L’aeroporto internazionale Mattala Rajapaksa di Colombo, inaugurato nel 2013, è considerato ad esempio “il più vuoto” al mondo.