Papa: Un anno di riflessione dedicato alla famiglia, a cinque anni dall’Amoris Laetitia

All’Angelus, papa Francesco ricorda la promulgazione dell’esortazione apostolica, il 19 marzo 2016. L’anno di riflessione dovrebbe durare fino al giugno 2022, quando a Roma si celebrerà il X Incontro Mondiale delle Famiglie.  La “Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe”, sono il modello attraverso cui “riscoprire il valore educativo del nucleo familiare”. Le “tre parole” importanti per una famiglia: “Permesso, grazie, scusa”. Un ricordo alle famiglie segnate dalla pandemia.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco desidera dedicare “un anno di riflessione” alla famiglia. Nell’introdurre la preghiera dell’Angelus di oggi, festa della Sacra Famiglia, egli ha detto che tale anno speciale sarà inaugurato a cinque anni dalla promulgazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, frutto del Sinodo sulla famiglia celebrato nell’ottobre 2015.

Il pontefice non ha precisato i tempi, ma nel testo distribuito dalla Sala stampa della Santa Sede ai giornalisti si dice che esso “sarà inaugurato nella prossima solennità di San Giuseppe e si concluderà con la celebrazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie in programma qui a Roma nel giugno 2022”.

Il papa ha spiegato che tale anno di riflessione sarà un modo per proseguire “il percorso sinodale” e sarà “un’opportunità per approfondire i contenuti del documento Amoris laetitia, attraverso proposte e strumenti pastorali. Essi saranno messi a disposizione delle comunità ecclesiali e delle famiglie, per accompagnarle nel loro cammino. Fin d’ora invito tutti ad aderire alle iniziative che verranno promosse nel corso dell’Anno e che saranno coordinate dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Affidiamo alla Santa Famiglia di Nazareth, in particolare a San Giuseppe sposo e padre sollecito, questo cammino con le famiglie di tutto il mondo”.

Amoris Laetitia è uno dei testi più poetici di papa Francesco, ma anche uno dei più dibattuti. A suo tempo, alcuni cardinali avevano espresso dei “dubia” (dubbi) su alcune affermazione e note che sembravano mettere in crisi l’indissolubilità del vincolo matrimoniale, aprendo alla partecipazione sacramentale di coppie risposate. Altri porporati hanno invece sostenuto il testo dell’esortazione.

Il papa ha introdotto l’Angelus dalla biblioteca del palazzo apostolico, per evitare assembramenti in questo periodo di pandemia.

Parlando della festa di oggi, Francesco ha invitato a “fissare lo sguardo sulla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe”, il modello attraverso cui “riscoprire il valore educativo del nucleo familiare: esso richiede di essere fondato sull’amore che sempre rigenera i rapporti aprendo orizzonti di speranza”.

Il papa ha elencato valori quali “comunione”, “preghiera”, “affetti”, “perdono” “tenerezza”, “serena adesione alla volontà di Dio”.

“In questo modo – ha continuato - la famiglia si apre alla gioia che Dio dona a tutti coloro che sanno dare con gioia. Al tempo stesso, trova l’energia spirituale di aprirsi all’esterno, agli altri, al servizio dei fratelli, alla collaborazione per la costruzione di un mondo sempre nuovo e migliore; capace, perciò, di farsi portatrice di stimoli positivi; la famiglia evangelizza con l’esempio di vita”.

A braccio egli ha aggiunto alcune considerazioni da lui spesso citate, sul fatto che “in famiglia si litiga”, ma occorre che “non finisca la giornata senza fare la pace”. E ha ridetto le “tre parole” importanti nella vita familiare: “permesso, per non essere invadenti”; “grazie…La gratitudine è il sangue dell’anima nobile”; “scusa, la parola più difficile da dire”. “Se nell’ambiente familiare ci sono queste tre parole, la famiglia va bene”.

Dopo la preghiera mariana, Francesco ha rivolto un pensiero speciale “alle famiglie che in questi mesi hanno perso un congiunto o sono state provate dalla pandemia” e  a “medici, infermieri, personale sanitario”, le cui vite sono state segnate dagli eventi di questi mesi.